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Gli scienziati dello sport presso la St Francis Xavier University, a Antigonish, Canada, hanno riscontrato che la creatina garantisce una maggiore conservazione della massa e della forza durante i periodi nei quali non ci si allena. (1)
Che la Creatina aiuti gli atleti di potenza a costruire massa muscolare è ormai un fatto indiscusso. Questo derivato aminoacidico funziona come una batteria molecolare nelle cellule muscolari: la Creatina legandosi con un gruppo fosfato aumenta le riserve di Creatinfosfato, molecola presente in particolare nei muscoli e che agisce come accumulatore di energia. Infatti, grazie all’enzima creatinchinasi viene idrolizzato a Creatina formando ATP sfruttabile per uno sforzo intenso. Di conseguenza, la Creatina aumenta la disponibilità di Creatinfosfato da cui è possibile mantenere un elevato l’approvvigionamento di ATP. Più molecole di ATP sono disponibili maggiore è la possibilità del tessuto muscolare di contrarsi più a lungo e ad alta intensità. In parole povere, durante una serie nella quale normalmente è possibile gestire dieci ripetizioni, con Creatina supplementare è possibile aumentare il numero di queste. Più ATP significa più ripetizioni, e quindi uno stimolo maggiore per la crescita muscolare.
I ricercatori canadesi hanno preso atto di ciò chiedendosi se fosse possibile utilizzare la Creatina per proteggere il muscolo non attivo dalla perdita di massa e forza. Dopo tutto, le cellule muscolari utilizzano gruppi fosfato anche per il proprio sostentamento. Gli esperimenti hanno dimostrato che la somministrazione di ATP tramite flebo può aiutare il corpo ad aumentare la massa muscolare.
Tornando allo studio canadese, i ricercatori hanno preso in esame giovani infortunati di età compresa tra i 18 ed i 25 anni, nessuno dei quali aveva mai usato precedentemente Creatina. Ad un gruppo è stato somministrato un placebo per una settimana. All’altro gruppo è stata somministrata una dose giornaliera di 20g di Creatina: i partecipanti avevano un braccio ingessato. La tabella qui di seguito riportata mostra cosa è successo ai muscoli dei soggetti dello studio durante quella settimana.
La forza e la resistenza dei muscoli del braccio dei partecipanti del gruppo “placebo” si era dimezzato durante il periodo di inattività. Questo non è accaduto nel gruppo “creatina”.
Una cosa interessante è stata riportata anche dai ricercatori dell’Università di Trieste i quali hanno scoperto che le persone costrette a letto mantenevano più massa muscolare se venivano supplementare con proteine del siero di latte. Secondo i ricercatori il corpo conserva più massa muscolare se si assumono proteine a rapido assorbimento, piuttosto che fonti proteiche a lento assorbimento. (2)
Gabriel Bellizzi
Riferimenti:
Se per qualsiasi motivo si utilizza l’olio di pesce e si scopre che non da i benefici ricercati dopo un paio di settimane, ciò può essere dovuto al proprio peso corporeo. Più il peso del soggetto è elevato e più lentamente le concentrazioni degli acidi grassi omega-3 aumentano nel corpo. Gli psichiatri americani presso la Ohio State University hanno scoperto ciò quando hanno preso in esame dei soggetti di giovane età ai quali hanno fatto assumere capsule di olio di pesce. (1)
I ricercatori hanno somministrato a 28 giovani di età compresa tra i 7 ei 14 anni, tutti sofferenti di disturbi dell’umore, quattro capsule di olio di pesce al giorno per 12 settimane. Hanno usato un prodotto realizzato dall’American OmegaBrite. (2) Ogni capsula conteneva 350mg di EPA, 50mg di DHA e 100 mg di altri acidi grassi omega-3. Così i soggetti hanno assunto giornalmente 2g di acidi grassi omega-3.
Più i soggetti presi in esame avevano un peso maggiore, e meno le concentrazione ematiche di EPA e DHA aumentavano.
I ricercatori hanno scritto che, lo studio attuale dimostra chiare relazioni lineari del peso corporeo e della BMI con l’accumulo di omega-3 nei bambini e negli adolescenti. Questi dati non hanno dimostrato che il sovrappeso o l’obesità clinica siano particolarmente predittivi, piuttosto, un effetto di dose-risposta è stato osservato in tutto lo spettro del BMI.
Le linee guida per un ottimale assunzione di omega-3 nei giovani dovrebbero considerare l’utilizzo del peso anziché essere determinato in base all’età.
Gli studi che esaminano i potenziali effetti clinici degli omega-3 in giovani e adulti devono includere gli effetti del peso in modelli statistici, poiché le differenze di effetti correlate al peso possono contribuire in modo significativo alle incoerenze della letteratura corrente.
Gabriel Bellizzi
Riferimenti:
Per alcuni gli effetti negativi dell’utilizzo di AAS esogeni sulla biosintesi di Testosterone endogeno e sulla fertilità non sono così temporanei. C’è un crescente numero di prove mediche provenienti da analisi di Bodybuilder supplementati chimicamente che mostrano tale effetto sui parametri prima citati. Uno di questi studi è stato condotto dall’ospedale Morriston a Swansea, in Galles. (1)
Il soggetto preso in esame in questo studio, che è stato pubblicato nel Fertility & Sterility, è un Bodybuilder di 40 anni. Lui e la sua partner avevano cercato per sei anni, senza successo, di concepire. I test hanno dimostrato che il problema era dell’uomo. Il suo passato abuso di AAS lo ha lasciato infertile e con un problema di erezione persistente.
Il Bodybuilder aveva usato GH, Testosterone e Nandrolone per dieci anni, ed aveva interrotto l’assunzione di questi composti due anni prima di chiedere aiuto al medico. Secondo i rapporti dei medici il suo corpo era ancora in buona forma, ma il primo esame ha rivelato che le dimensioni dei suoi testicoli erano ridotte. I medici hanno stimato il loro volume a 3 ml, mentre il volume medio di un maschio adulto (non utilizzatore di AAS) è di 18-25 ml.
Anche l’esame dello sperma dell’uomo mostrava evidenti anomalie. Un ml di liquido seminale normale contiene circa 80.000 – 400.000 cellule spermatiche. Un ml di liquido seminale del Bodybuilder sotto esame non conteneva alcuna cellula spermatica.
Dal momento dell’interruzione dell’assunzione degli AAS la libido del Bodybuilder è stata bassa. E nelle occasioni in cui ha fatto sesso, ha sofferto di problemi di erezione.
I medici hanno misurato le concentrazioni ematiche di Testosterone, LH e FSH del Bodybuilder. I valori normali per questi ormoni sono rispettivamente 8-40 nanomoli / litro, 1,7-8,6 unità per litro e 1,5-12,4 unità per litro.
I medici non hanno trattato l’uomo in modo specifico. Hanno semplicemente continuano a monitorrarlo. Due anni e mezzo dopo l’interruzione dell’assunzione di AAS i suoi testicoli hanno iniziato a produrre sperma, ma in quantità molto ridotte. Il suo livello di Testosterone è rimasto basso. Per una vita sessuale nella norma, l’uomo deve assumere farmaci per il trattamento della disfunzione erettile prescrittigli dai medici.
Anche se la maggior parte degli atleti supplementari chimicamente riesce a recuperare discretamente la propria produzione ormonale attraverso un apposita PCT scientifica, alcuni utilizzatori non riescono a recuperare pienamente i parametri precedenti all’uso di AAS. I medici concludono dicendo che, il caso trattato si aggiunge alla letteratura corrente e illustra che gli effetti collaterali degli steroidi anabolizzanti possono essere prolungati e irreversibili.
Gabriel Bellizzi
Riferimenti:
I mirtilli, le ciliegie e le uve contengono fenoli noti ai chimici come gli antociani. Secondo i nutrizionisti del dipartimento americano dell’agricoltura, questi composti hanno un effetto positivo sulla ricomposizione corporea. Secondo i ricercatori, riducono la quantità di massa grassa e aumentano la massa magra. (1)
I ricercatori hanno svolto un esperimento su topi della durata di 72 giorni. Gli animali sono stati alimentati con una dieta a bassa percentuale di grassi (LF) o ad alto contenuto di grassi (HF). Ad alcuni degli animali è stato somministrato un supplemento di succo di mirtillo (BBJ), ad altri sono stati somministrati antociani puri estratti dai mirtilli e disciolti nell’acqua potabile (ACN). Al gruppo “ACN” sono stati somministrati 0,2mg di antociani per ml di acqua potabile.
I ricercatori volevano constatare se tali sostanze avessero effetti “anti obesità”, e osservarono questo effetto in entrambi i gruppi. Le figura seguenti mostrano che l’integrazione con antociani in particolare ha avuto un effetto qualitativo sul guadagno di peso dei topi. L’estratto di mirtillo ha aiutato i topi a guadagnare più massa magra e meno grasso.
I ricercatori sono stati in grado di studiare e comprendere le dinamiche d’azione delle sostanze contenute nel mirtillo esaminando il sangue dei topi. Gli antociani contenuti nelle bacche hanno migliorato l’attività dell’Insulina. I topi trattati necessitavano di meno Insulina e le loro cellule adipose producevano meno Leptina (quest’ultimo è un effetto non proprio positivo metabolicamente parlando). Le cellule adipose producono Leptina quando aumentano di volume. Sembra che gli antociani migliorino l’effetto dell’insulina nelle cellule muscolari piuttosto che nelle cellule adipose. [Ci si chiede se gli antociani dovrebbero essere considerati come degli AMPK-boosters]
Gli antociani assicurano un migliore assorbimento del glucosio ematico da parte delle cellule muscolari, impedendo così la crescita delle cellule adipose. Ecco perché l’integrazione ha avuto maggiore effetto nel gruppo sottoposto a una dieta con una bassa percentuale di grassi. L’effetto è stato ancora più evidente quando i ricercatori hanno aggiunto 1 mg di antociani invece di 0,2 mg in un millilitro di acqua potabile.
Sì, i risultati riportati sono corretti. Nel gruppo dei topi sottoposti ad una dieta ad alto contenuto di grassi la dose più elevata di antociani non ha avuto alcun effetto sulla percentuale di grasso corporeo, ma nel gruppo sottoposto ad una dieta a basso contenuto di grassi la percentuale di grasso corporeo si è dimezzata.
La composizione degli antociani che i ricercatori hanno utilizzato è mostrata nella figura seguente . La cianidina-3-glucoside, il composto 5 evidenziato nella figura seguente, è il principio attivo contenuto nel Indigo-3G, integratore alimentare prodotto dalla Biotest. (2)
Gabriel Bellizzi
Riferimenti:
1- http://ddr.nal.usda.gov/bitst…/10113/42952/1/IND44364860.pdf
2- http://www.google.nl/#hl=en&q=Indigo-3G
Le bevande sportive con carboidrati a rapido assorbimento che gli atleti di resistenza consumano durante le sessioni di allenamento, e anche gli shake proteico-glucidici che i Bodybuilder assumono come pre o intra-workout, potrebbero essere più efficaci se assunti con un paio di grammi di L-Citrullina. Gli scienziati del Maastricht University Medical Center nei Paesi Bassi hanno scoperto che la L-Citrullina aumenta l’assorbimento dei nutrienti durante lo sforzo fisico. (1)
La supplementzione peri-workout è una strategie per migliorare le prestazioni collaudata in tutti i settori dello sport. L’ingestione di carboidrati durante la sessione di allenamento aiuta gli atleti a reggere lo sforzo fisico in modo migliore, ad ottenere tempi migliori e ad accelerare il ripristino delle riserve di glicogeno nei muscoli. I Bodybuilder riescono a migliorare la propria massa muscolare e a recuperare più velocemente, se assumono proteine o aminoacidi appena prima e durante l’allenamento.
Ma durante uno sforzo intenso il tratto digestivo diventa meno attivo, quindi l’assorbimento di aminoacidi e carboidrati diminuisce. Di conseguenza il valore aggiunto della supplementazione peri-workout è limitato. Ad esempio, la quantità ottimale di proteine che i Bodybuilder possono assumere prima e dopo gli allenamenti non è molto grande: 18 g secondo quanto suggerito da recenti studi. Uno studio svolto da scienziati olandesi, riportato da me recentemente, ha mostrato già anni fa che la Caffeina può avere in qualche misura un effetto positivo, ma poco è stato fatto con queste informazioni. (2)
I ricercatori di Maastricht erano curiosi di verificare se l’integrazione con L-Citrullina, un alfa aminoacido che viene convertito in L-Arginina, potresse migliorare il funzionamento dell’intestino tenue durante l’esercizio fisico. I capillari negli intestini diventano più stretti durante lo sforzo perché il corpo dà priorità al rifornimento di ossigeno e nutrienti nel tessuto muscolare. La L-Citrullina si converte in L-Arginina nell’intestino e gli enzimi nei vasi sanguigni delle cellule intestinali possono utilizzare la L-Arginina per produrre Ossido Nitrico [NO].
L’ossido di azoto provoca la vasodilatazione (dilatazione dei vasi sanguigni), migliorando così l’afflusso di ossigeno alle cellule intestinali. Inoltre permette di trasportare più sostanze nutritive dal tratto digestivo al corpo. Almeno, questo è quello che ci si aspetterebbe.
I ricercatori hanno fatto allenare atleti di resistenza esperti per un’ora in due diverse occasioni. L’intensità era pari al 70% del loro massimale.
Mezz’ora prima di iniziare l’allenamento ai soggetti dello studio è stato somministrato un placebo nella prima seduta e 10 g di L-Citrullina nella seconda. I ricercatori hanno scelto di non sperimentare con la L-Arginina, poiché molte persone accusano diarrea acuta la prima volta che ingeriscono 10g di L-Arginina. Inoltre, il corpo elimina la L-Arginina molto velocemente.
Dopo aver assunto il placebo, la concentrazione della Proteina legante gli acidi grassi [I-FABP] è aumentata nel sangue dei soggetti. Questa proteina si trova normalmente nelle cellule intestinali. Se questi si disgregano a seguito di un intenso sforzo, la concentrazione di I-FABP nel sangue aumenta. La concentrazione di I-FABP è aumentata in maniera minore se i soggetti avevano assunto L-Citrullina prima di iniziare la seduta allenante.
Mentre i soggetti svolgevano l’allenamento, i ricercatori hanno utilizzato microscopi portatili per esaminare i vasi sanguigni sotto le lingue degli atleti. Se questi si dilatavano i vasi sanguigni nei loro intestini probabilmente facevano lo stesso. Le figure sopra riportate mostrano che durante l’allenamento svolto con l’assunzione di un placebo i vasi sanguigni sotto la lingua hanno subito un restringimento, ma l’integrazione con L-Citrulina ha portato ad una loro dilatazione.
I ricercatori affermano che il presente studio dimostra che una singola dose orale di L-Citrullina prima dell’esercizio fisico conserva la perfusione splancnica e riduce la lesione intestinale durante l’esercizio fisico. Il meccanismo probabilmente comporta una maggiore disponibilità di Arginina per la vasodilatazione NO-mediata. Questi dati suggeriscono che l’integrazione orale di L-Citrullina sia una strategia promettente per migliorare il flusso sanguigno gastrointestinale e prevenire lesioni intestinali negli atleti senza effetti gastrointestinali avversi come osservato con l’Arginina.
Gabriel Bellizzi
Riferimenti:
Assumendo un integratore contenente Piceatannolo, un metabolita del Resveratrolo, si potrebbe ridurre la massa grassa e aumentare la massa magra. Questa speculazione nasce in seguito alla visione di uno studio in-vitro, il quale ha dimostrato, almeno in tale contesto, che il Piceatannolo inibisce l’uptake di glucosio da parte delle cellule adipose stimolandolo nelle cellule muscolari. (1)
In seguito ad un migliore assorbimento dei nutrienti nel flusso ematico da parte delle cellule muscolari, ci si aspetterebbe come conseguenza una migliore crescita del tessuto muscolo-scheletrico. I ricercatori della Tokyo University of Agriculture and Technology in Giappone hanno annunciato cinque anni fa che il Piceatannolo potrebbe avere questo effetto sulle cellule muscolari. (2)
I ricercatori hanno esposto le cellule muscolari in vitro al glucosio e al Piceatannolo osservando in seguito che il Piceatannolo aumentava l’uptake del glucosio delle cellule muscolari. Il Piceatannolo attiva l’enzima AMPK (proteina chinasi attivata dall’adenosina monofosfato), che svolge un ruolo fondamentale nell’omeostasi energetica e agisce come commutatore e regolatore della durata della vita, e i GLUT4, una proteina volta al trasporto del glucosio all’interno della cellula e che viene attivata dalla presenza dell’Insulina o in modo insulino-indipendente in seguito ad esercizio fisico intenso.
Gli studi a livello cellulare sono interessanti, ma gli studi sugli animali lo sono maggiormente. Così i ricercatori hanno somministrato a topi obesi, insulino-resistenti, 50mg di Piceatannolo per kg di peso corporeo al giorno. L’equivalente umano di questa dose sarebbe nel range dei 200-350mg al giorno. Il livello di glucosio ematico dei topi ai quali era stato somministrato il Piceatannolo era sceso più velocemente di quello dei topi che non erano stati trattati con questa sostanza. I topi trattati con il Piceatannolo hanno anche guadagnato un po’ di peso.
I ricercatori non hanno esaminato l’effetto della supplementazione sulla composizione corporea, ma i risultati di uno studio in-vitro coreano-americano svolto nel 2012 indicano che potrebbe esserci un effetto in tal senso. (3)
In questo studio i ricercatori hanno esposto cellule adipose ad una miscele di Piceatannolo e Insulina e hanno osservato che più alta era la concentrazione di Piceatannolo, meno acidi grassi venivano immagazzinati nelle cellule. La figura seguente mostra come ciò accade: quando il livello di Piceatannolo aumenta in una cellula adiposa, il funzionamento del recettore dell’insulina diminuisce.
I ricercatori hanno potuto dimostrare che la molecola di Piceatannolo si lega al recettore dell’insulina e in seguito, in qualche modo, ostacola i segnali trasmessi alla cellula. La figura sopra riportata mostra come i ricercatori pensano che questo accada.
I ricercatori concludono affermando che, la loro ricerca di un legame diretto tra il Piceatannolo e il recettore dell’insulina e il ruolo inibitorio del Piceatannolo nell’attività della tirosin chinasi del recettore dell’insulina e la sua successiva cascata di fosforilazione della via di segnalazione del Insulina rivela un nuovo meccanismo attraverso il quale una stilbenica polifenolica naturale possa modulare l’adipogenesi.
Meno assorbimento del glucosio da parte delle cellule adipose, più assorbimento del glucosio da parte delle cellule muscolari, tramite l’azione dei GLUT4. Il Piceatannolo è un interessante sostanza da testare sul campo aggiungendola, per esempio, allo shake intra o post-workout (andandosi così a sommare alla ripartizione calorica indotta dall’esercizio fisico).
L’idea che i metaboliti vegetali possano ridurre l’assorbimento di sostanze nutritive dal sangue da parte delle cellule adipose e aumentarlo da parte delle cellule muscolari non è una novità. L’integratore per il bodybuilding della Biotest, l’Indigo-3G, si basa su questo principio e contiene l’ antocianina cianidina-3-glucoside come ingrediente attivo.
Gabriel Bellizzi
Riferimenti:
1- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22579688
2- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22579688