
Il Ketotifene è un farmaco antistaminico di seconda generazione, antagonista non competitivo dei recettori H1 dell’istamina. Il farmaco si trova in commercio come un sale dell’acido fumarico, Ketotifene fumarato [4- (1-Metil-4-piperidilidene-4Hbenzo[4,5] cicloespta [1,2-b] tifene-1- (9H) -one fumarato.], ed è disponibile sia nella forma di soluzione oftalmica allo 0.025% che di compresse da 2 mg. Il Ketotifene è venduto in Italia dalla società farmaceutica Thèa Farma con il nome di Zaditen. Poiché il brevetto è scaduto diverse società farmaceutiche commercializzano la molecola come medicinale equivalente.
Il Ketotifene è stato reso un farmaco da prescrizione a livello globale da parte della Novartis. È attualmente prescritto per le allergie, condizioni allergiche e (più comunemente) la gestione dell’asma in più di tre dozzine di paesi del mondo. Il nome commerciale più ampiamente disponibile è Zaditen (Novartis), che viene venduto in gran parte d’Europa e Asia. Oltre alle forme generiche del farmaco, decine di altri nomi commerciali possono essere trovati in mercati diversi. Il Ketotifene fumarato è approvato per la vendita negli Stati Uniti, ma attualmente solo come soluzione antiallergica oftalmica (Zaditor), non come farmaco orale per il trattamento di allergie o asma. Il dosaggio di Ketotifene fumarato in questo prodotto è troppo basso per essere considerato utile per qualsiasi altro scopo (off label). Data la pronta disponibilità di Ketotifene fumarato in altri paesi, il farmaco viene facilmente deviato per la vendita nel mercato nero. Comunque sia, non è estremamente popolare tra gli atleti.
Le linee guida UK sulla gestione clinica dell’asma considerano il Ketotifene un composto inefficace per la gestione di questa malattia. I dati disponibili sulla potenziale utilità del Ketotifene fumarato a tal fine sono conflittuali, con alcuni studi che riportano risultati positivi e altri che mostrano un effetto insignificante. Una revisione approfondita dei dati pubblicati sul Cochrane Database delle revisioni sistematiche del 2004 ha concluso che la molecola sembrava avere qualche utilità nel controllare l’asma e il respiro affannoso in molti bambini, ma la variabilità della malattia e della risposta al farmaco evidenzia che questi risultati positivi potrebbero non essere generalizzati per tutti i pazienti con asma. (1)
Il Ketotifene fumarato aumenta la concentrazione dei recettori beta-adrenergici nel corpo (in particolare i recettori beta-2). Farmaci che stimolano i recettori beta-2 sono comunemente prescritti come broncodilatatori, usati per aumentare il flusso d’aria nei polmoni e contrastare la costrizione causata dall’asma. Sebbene potenzialmente efficaci da soli, un effetto terapeutico chiave del Ketotifene fumarato è quello di aumentare la sensibilità del corpo ai farmaci beta-agonisti.
La sovraregolazione dei recettori beta-2 ad opera del Ketotifene fumarato rende questo farmaco interessante per gli atleti. Ciò è dovuto al forte ruolo del recettore beta-2 nel supportare la perdita di grasso. Anche se non è un forte composto per la perdita di grasso assunto da solo, in combinazione con un beta-2 agonista come il Clenbuterolo, il Ketotifene fumarato può aumentarne la potenza termogenica e prolungare notevolmente la finestra della lipolisi attiva. Il Clenbuterolo e gli altri beta-2 agonisti hanno normalmente una durata limitata di utilità in quanto i recettori beta-2-adrenergici diminuiscono di numero con una stimolazione regolare. Dopo un paio di settimane dall’inizio della terapia con questi composti, in genere cominciano a diminuire di efficacia. Il Ketotifene può prolungare notevolmente questo periodo di tempo.
La capacità del Ketotifene di potenziare gli effetti dei farmaci beta-2 agonisti è stata dimostrata in numerosi studi clinici. Ad esempio, uno studio pubblicato nel 1990 ha dimostrato che quando il Ketotifene e il Clenbuterolo vengono assunti insieme, si registra un significativo aumento della densità dei recettori beta-adrenergici rispetto all’uso del solo Clenbuterolo, che invece ne riduce di poco la densità in modo rapido. (2)Altri studi nei quali è stato usato il Salbutamolo hanno dimostrato che la riduzione dei recettori beta-adrenergici causata dall’utilizzo a lungo termine di questo agente potrebbe essere rapidamente invertita con appena 2 mg di Ketotifene fumarato al giorno. (3)
Se usato per ridurre la frequenza, la durata e la gravità degli attacchi d’asma, il Ketotifene fumarato viene solitamente somministrato inizialmente ad un dosaggio di 1 mg due volte al giorno (2 mg in totale). Se necessario, questo dosaggio può essere aumentato ad un dosaggio massimo di 2 mg due volte al giorno (4 mg totale). Gli atleti usano comunemente un dosaggio di 1 mg due volte al giorno (2 mg in totale) per l’uso (off-label) per la prevenzione della sottoregolazione dei beta-recettori dovuta all’uso di composti beta-agonisti come il Clenbuterolo e il Salbutamolo. Ciò può consentire a un individuo di ottenere un maggiore effetto termogenico, e di poter svolgere cicli più lunghi con farmaci beta-2 agonisti. Si noti che, data la capacità del Ketotifene di aumentare la sensibilità ai farmaci beta-agonisti, può essere necessario ridurre il dosaggio di questi ultimi se co-somministrati con Ketotifene fumarato.
L’emivita del Ketotifene fumarato è di 12 ore.
Gli effetti collaterali comuni con l’uso del Ketotifene fumarato includono secchezza delle fauci, stimolazione dell’appetito, aumento di peso, vertigini, stimolazione del SNC e sonnolenza. Questi effetti collaterali sono tutti comunemente associati a composti antistaminici forti. In rari casi possono verificarsi reazioni allergiche gravi a livello cutaneo o un’infiammazione vescicale chiamata cistite. Altri effetti collaterali connessi all’uso del Ketotifene fumarato comprendono Cefalea, nausea, vomito, dispepsia, e epigastralgia.
L’uso di Ketotifene fumarato deve essere evitato in soggetti sotto trattamento con antidiabetici orali e in caso di epilessia.
Il Ketotifene fumarato è ampiamente disponibile e viene venduto sotto numerosi nomi commerciali in molti paesi. La contraffazione su larga scala di questo medicinale non è attualmente nota da rappresentare un problema.
Gabriel Bellizzi
Riferimenti: