Una modesta dose di un grammo di olio di pesce al giorno abbassa i livelli di Cortisolo, stando a quanto riportato dai ricercatori italiani nel Molecular Nutrition & Food Research. I partecipanti allo studio erano alcolisti che stavano seguendo un periodo di disintossicazione, mal’effetto di abbassamento del Cortisolo effetto dato dall’olio di pesce non è diverso nei soggetti sani. (1)
Alcol, Cortisolo e stress
Se gli alcolisti smettono di bere il loro livello di Cortisolo aumenta.(2) L’effetto è temporaneo, ma esso viene accompagnato dai sentimenti di stress e ansia che giocano un ruolo nel fallimento di molti tentativi di smettere di bere.
Dal momento che ci sono indicazioni che mostrano che gli acidi grassi omega-3 nell’olio di pesce riducono i livelli di cortisolo (3,4,5) , i ricercatori presso l’Università Politecnica delle Marche si sono chiesti se la supplementazione con olio di pesce potesse abbassare le secrezioni di Cortisolo in questo gruppo di persone.
Studio
I ricercatori italiani hanno svolto un esperimento con 31 alcolisti che, sotto una guida specialistica, stavano cercando di disintossicazione. Dieci di loro hanno ricevuto un placebo ogni giorno per 21 giorni; i restanti 21 soggetti hanno ricevuto una capsula contenente 1000 mg di olio di pesce.
Ogni capsula conteneva 252 mg di DHA e 60 mg EPA. I ricercatori hanno utilizzato integratori realizzati dalla società italiana Salix.(6)
Risultato
Appena prima che venissero somministrate le capsule di olio di pesce o placebo [T0], i ricercatori hanno monitorato le concentrazioni di Cortisolo dei soggetti attraverso la loro saliva per ventiquattro ore. Hanno eseguito lo stesso procedimento l’ultimo giorno di somministrazione [T21].
La figura 1 mostra che gli acidi grassi omega-3 hanno abbassato le concentrazioni di Cortisolo dei soggetti. La figura 2 mostra che le capsule di placebo non hanno avuto effetto.

La supplementazione di olio di pesce ha ridotto anche le sensazioni di stress che i soggetti segnalavano. I ricercatori hanno utilizzato la Scala di stress percepito [PSS 10], in cui il punteggio massimo è di 40 e il più basso è 0.

Conclusioni
I ricercatori affermano che i presenti risultati dimostrano che l’integrazione con acidi grassi omega-3 in alcolisti in astinenza di sesso maschile:
(1) riduce i sintomi di stress e ansia e
(2) riduce i livelli basali di secrezione di Cortisolo
“L’applicazione di una coorte relativamente non selezionata di alcolisti astinenti, insieme con l’ampia disponibilità di supplementi di omega-3, rende questi risultati abbastanza generalizzabili, e l’attuale esperienza replicabile nella maggior parte delle realtà.”
“Collettivamente, questi risultati suggeriscono che un elevata assunzione alimentare di acidi grassi omega-3 acidi grassi può rappresentare una misura sussidiaria per aumentare l’efficacia dei programmi di riabilitazione di persone alcoliste e fornire un valido supporto durante l’astinenza dall’alcol.”
Gabriel Bellizzi
Riferimento:
1- http://dx.doi.org/10.1002/mnfr.201200676
2- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1853950
3- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23104856
4- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21211954
5- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20466437
6- http://www.salix.it/
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
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