Per gli atleti supplementati chimicamente che hanno assunto Nandrolone Decanoato, ristabilire il loro equilibrio ormonale può richiedere più tempo di quanto ci si aspetterebbe. Ricercatori svedesi del Karolinska Institutet hanno scoperto questo quando hanno monitorato gli utilizzatori per un certo numero di mesi dopo che avevano svolto un ciclo contenente il suddetto AAS. (1)
I ricercatori hanno trovato la maggior parte dei loro soggetti di studio attraverso l’Anti-Doping Hot-Line, un servizio telefonico gratuito in Svezia per gli utilizzatori di steroidi. I ricercatori hanno reclutato un totale di 21 uomini che avevano assunto Nandrolone Decanoato, e li hanno monitorati dopo che avevano completato un ciclo. I ricercatori hanno scritto che tutti i soggetti sottoposti al test avevano “un genuino desiderio di abbandonare l’uso di steroidi anabolizzanti”.

Il Nandrolone Decanoato è conosciuto per essere l’AAS con il più lungo tempo di rilevabilità dopo il suo utilizzo. Tutte le tracce di Nandrolone scompaiono dal corpo entro 4-5 settimane dopo l’ultima iniezione, ma i suoi metaboliti, 19-norandrosterone e 19-noreticholanolone, continuano a circolare per molto, molto più tempo. Nel loro articolo, apparso nel Journal of Steroid Biochemistry and Molecular Biology, i ricercatori svedesi si sono chiesti se questo fosse il motivo per cui gli utilizzatori di AAS ci mettessero più tempo per recuperare dai cicli.
La figura 1 mostra la concentrazione di 19-norandrosterone nelle urine degli atleti. Dopo sei mesi, l’80% degli atleti risultò ancora positivo in seguito a test antidoping. Dopo i sei mesi, i ricercatori hanno perso le tracce della maggior parte dei loro soggetti. Dopo un anno, i ricercatori avevano dati solo su quattro dei soggetti di prova, ma di quelli metà ancora risultava positiva. Se si svolge uno sport in cui i controlli antidoping sono una costante, è meglio non usare Nandrolone Decanoato.
Le figure 2 e 3 mostrano le concentrazioni di LH e FSH nel sangue degli atleti. Questi ormoni stimolano la produzione di Testosterone nei testicoli. Durante i primi quattro mesi c’era una correlazione statistica tra la concentrazione di questi ormoni messaggeri nel sangue e quella del Norandrosterone nelle urine. Tra l’altro, si vede anche che la concentrazione di questi ormoni ha continuato a crescere per quasi un anno dopo il termine dell’assunzione di AAS. Ciò significa che il corpo si sta riprendendo per tutto questo periodo.
La ricerca non menziona la terapia post-ciclo (PCT), ma leggendo tra le righe è possibile distinguere i soggetti che non hanno assunto composti anti-estrogeni dopo la cessazione dell’uso di AAS.
Gabriel Bellizzi
Riferimenti: