TESTOSTERONE E AUMENTO DELLA SENSIBILITA’ ALL’INSULINA

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I ricercatori della University of Buffalo, New York, hanno riportato che somministrare Testosterone agli uomini con diabete di tipo 2 e deficienza dell’androgena ha migliorato la loro sensibilità all’Insulina. Paresh Dandona e colleghi hanno condotto un esperimento con suddivisione casuale dei soggetti e gruppo di controllo su 81 uomini con diabete di tipo 2, che hanno ricevuto un trattamento a base di Testosterone o un placebo per 6 mesi. All’inizio chi soffriva di ipogonadismo (deficenza di Testosterone) aveva indice di massa corporea più alto e una maggiore percentuale di massa adiposa rispetto agli altri soggetti. Il team ha scoperto che i diabetici con ipogonadismo avevano anche una sensibilità all’Insulina molto minore e tale associazione è rimasta anche tenendo conto di età e peso. Con il trattamento il Testosterone libero è aumentato notevolmente, mentre nel gruppo placebo il paramentro non ha subito variazioni significative. Commentando la scoperta che “l’assunzione di Testosterone per 6 mesi ha migliorato di ben il 25% la sensibilità all’Insulina dei soggetti”, gli autori notarono che, nel gruppo Testosterone, la massa corporea magra totale era aumentata, mentre la massa adiposa si era molto ridotta.
Anche in soggetti sani, con livelli di Testosterone ridotti, non diabetici ma con un grado di insulino-resistenza marcata per alimentazione e età, una terapia sostitutiva con dosi terapeutiche di Testosterone può portare gli stessi benefici con possibili effetti avversi di bassa entità; cosa dimostrata nelle terapie Anti-Aging con supplementazione ormonale correlata.
Negli atleti l’effetto può diventare paradosso sul lungo termine. La cosa è dovuta a livelli cronicamente alti di androgeni esogeni che l’atleta, in specie agonista, si ritrova ad assumere durante la preparazione annuale. In questi casi, però, l’effetto avverso è dovuto in buona parte anche all’abuso di GH. Ma per quanto riguarda la sensibilità all’Insulina in atleti che praticano cicli di AAS brevi (4-6 settimane), intervallati da “bridge” mantenitivi con molecole altamente bio-compatibili (vedi Testosterone), la sensibilità all’Insulina ha subito e mantenuto variazioni positive. Tuttavia, queste variazioni sono state esaminate nel corso di 12 mesi, e pertanto non si hanno certezze sul mantenimento di questi parametri positivi con tali protocolli su periodi superiori. Questi ultimi dati da me riportati sono il frutto di studi privati resi possibili dalla supervisione di esami ematici specifici svolti e forniti da atleti di vario livello.

Gabriel Bellizzi

Riferimento


Dhindsa, S.S., et al, (2013). Testosterone replacement decreases insulin resistance in hypogonadal men with type 2 diabetes. [Abstract OR22-1.] Presentato all’ENDO ’13 (il convegno annuale della Endocrine Society), 19 giugno.

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