In Giappone, la Matsutani Chemical Industry sta già vendendo l’Allulosio: un carboidrato molecolarmente simile al Fruttosio, con un carico calorico pari quasi allo zero e una tendenza all’aumento dell’utilizzo dei lipidi a scopo energetico. (1)
L’Allulosio (chiamato anche D-allulosio, Psicosio o D-psicosio), come detto precedentemente, è molecolarmente simile al Fruttosio e si trova in piccole quantità nel grano e nel riso. Possiede un potere dolcificante pari quasi a quello del Saccarosio, con un valore calorico praticamente inesistente.
La Matsutani produce l’Allulosio e lo commercializza in Giappone come sciroppo Rare Sugar Sweet. La società punta sulla speranza che i produttori di alimenti dietetici si interessino all’Allulosio, e di conseguenza ha investito sulla ricerca al fine di esaminare gli effetti sulla salute del glucide. A seguito di alcuni studi, la FDA americana ha dichiarato l’Allulosio “sicuro” nel 2016. (2)
I ricercatori giapponesi hanno fatto consumare a 13 partecipanti sani un pasto in due diverse occasioni, e quattro ore dopo ogni pasto hanno misurato la quantità di carboidrati e grassi ossidati dai soggetti in esame. In un’occasione i partecipanti hanno consumato un bicchiere di una bevanda analcolica contenente una piccola quantità di aspartame mentre in un’altra occasione hanno consumato una bevanda analcolica contenente 5g di Allulosio.
Dopo il pasto preceduto dall’assunzione della bevanda contenente Allulosio, i partecipanti hanno ossidato un po’ meno carboidrati e un po’ più grassi rispetto a dopo il pasto preceduto dall’assunzione della bevanda contenente Aspartame.
I ricercatori hanno riportato che i meccanismi d’azione “anti-obesità” del D-allulosio, possono essere legati ad eventi intestinali. Il D-allulosio è noto per avere un’azione inibitoria sull’alfa-glicosidasi (o maltasi), un enzima che appartiene alla classe delle idrolasi, deputato all’idrolisi del Maltosio, disaccaride composto da due molecole di Glucosio. Il processo di demolizione avviene nella prima parte dell’intestino tenue, detta duodeno.
Si potrebbe giustamente pensare che iniziare a parlare di un “effetto anti-obesità” sulla base di questo studio è forse eccessivamente prematuro oltre che ottimistico. Ma quando i ricercatori hanno riportato i risultati del loro studio, già conoscevano i risultati di un altro studio svolto su esseri umani, durante il quale i partecipanti hanno effettivamente perso una certa quantità di massa grassa dopo aver consumato 30g di Allulosio ogni giorno per tre mesi.
La figura seguente è stata presa dal sito web della Matsutani. (3)
I ricercatori concludono dicendo che a basse dosi, il D-allulosio ha migliorato l’ossidazione postprandiale dei grassi e ridotto l’ossidazione dei carboidrati negli esseri umani sani. Ciò indica che il D-allulosio ha il potenziale per essere un dolcificante “anti-obesità” negli esseri umani.
Sono necessari però ulteriori studi sugli esseri umani per confermare questi effetti, usando un gran numero di individui con patologie come il diabete e l’obesità e somministrando loro il D-allullosio sul lungo termine.
Gabriel Bellizzi
Riferimenti: