ORMONE DELLA CRESCITA E GUARIGIONE DELLE LESIONI DI MUSCOLI E LEGAMENTI
Ormone della Crescita (GH)
Gli atleti di alto livello con lesioni gravi spesso recuperano in modo sorprendentemente veloce. Come mai? Uno studio svolto su esseri umani e pubblicato dagli scienziati dello sport all’Università di Copenaghen sul Journal of Physiology indica la probabile risposta: l’Ormone della Crescita. (1)
Undici anni fa l’allenatore Sal Marinello ha scritto una colonna sul Healthy Skeptic (2) in risposta ad un articolo apparso su Muscle & Fitness riguardante il giocatore di calcio Terrell Owens. Owens aveva reso noto che gli erano stati dati dei preparati che avevano aumentato il recupero delle sue articolazioni. Marinello si insospettì in seguito a questa affermazione. Forse Owens poteva ottenere l’Ormone della Crescita, o l’IGF-1? Entrambi i composti, come ben sappiamo, sono sulla lista delle sostanze dopanti.
Voci sull’uso di sostanze proibite per accelerare il recupero da un infortunio hanno fatto il giro del mondo dello sporti per anni.Nel 2010 i ricercatori danesi hanno pubblicato i risultati di una sperimentazione umana, i quali indicano che ci può essere qualche verità legata alle voci.
I ricercatori danesi hanno somministrato a 10 uomini sani di 30 anni un iniezione giornaliera di Ormone della Crescita umano per 14 settimane. Usavano il Norditropin dall’azienda Novo Nordisk. Durante la prima settimana agli uomini è stata somministrata una dose giornaliera di 33,3 microgrammi di Ormone della Crescita per kg di peso corporeo mentre nella seconda settimana gli è stata somministrata una dose giornaliera pari a 50 microgrammi di Ormone della Crescita per kg di peso corporeo.
Prima e dopo il trattamento con Ormone della crescita i ricercatori hanno estratto campioni di tessuto dalle inserzioni muscolari del ginocchio e dai quadricipite dei soggetti dello studio. In una occasione questo è stato fatto 24 ore dopo che gli uomini avevano “allenato” le gambe, facendo un insieme di leg-extension; in un all’altra occasione fu fatto dopo che gli uomini non avevano svolto alcun esercizio.
Il trattamento con iniezioni di Ormoni della Crescita ha aumentato la produzione di collagene nel ginocchio, come mostra la figura seguente.
L’Ormone della Crescita non ha avuto alcun effetto sulle fibre proteiche responsabili della contrazione muscolare [proteine miofibrillari]. Ma l’Ormone della Crescita ha stimolato la produzione di collagene muscolare, come mostra la figura seguente. Così l’Ormone della Crescita stesso non rende i muscoli più forti, ma crea le condizioni nelle quali i muscoli sono in grado di crescere più forti.
I ricercatori danesi hanno quindi ipotizzato che potrebbe essere il caso che i muscoli strappati e i legamenti muscolari danneggiati guariscano più rapidamente se viene somministrato l’Ormone della Crescita. Non è un’idea completamente nuova. Ci sono un paio di studi svolti su animali in cui l’Ormone della Crescita ha dimostrato di aumentare il recupero della cartilagine danneggiata (3) (4) e ci sono un paio di studi svolti su umani che indicano la stessa cosa. Ad esempio, i medici spagnoli hanno avuto qualche successo nel trattare i tendini d’Achille strappati di atleti con un cocktail di fattori di crescita, tra cui l’IGF-1. (5)
I ricercatori riportano che in questo studio, solo 14 giorni di supplementazione con rhGH in individui sani ha aumentato la sintesi di collagene fino a 6 volte senza causare alcun effetto collaterale. Un aumento di questa grandezza possiede prospettive cliniche in relazione alle lesioni traumatiche muscolo-scheletriche, dove la matrice di collagene è inevitabilmente danneggiata.
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
La BioGenTech è un laboratorio di ricerca che opera direttamente sul campo dapprima della sua fondazione grazie al lavoro del CEO Amedeo Gabriel Bellizzi. Nel 2021, ha visto la luce e ha preso concretezza un idea: fornire informazioni valide e affidabili su una scienza multidisciplinare. Nessun circo delle pulci, ma qualcosa che si può vedere e constatare.
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