
Una dieta relativamente ricca di acidi grassi del pesce non è solo sana ma anche ergogenica. Aumenta le concentrazioni ematiche dell’ormone anabolizzante IGF-1, almeno secondo uno studio svolto su animali della Texas Tech University, in cui i ricercatori hanno cercato di determinare gli effetti anabolizzanti degli acidi grassi del pesce sul apparato scheletrico. (1)
Gli acidi grassi del pesce contribuiscono al mantenimento di un corpo più snello stimolando la combustione dei grassi e inibendo l’accumulo di grasso nelle riserve adipose.(2) Questi effetti sono stati mostrati attraverso studi su animali, studi in vitro, e studi su esseri umani. Da esperimenti su persone malate di cancro, sappiamo ora che l’olio di pesce rende più efficace l’integrazione proteica ed i test sugli animali suggeriscono che una dieta contenente olio di pesce aiuta il tessuto muscolare a recuperare più rapidamente dopo un allenamento.(3)
I ricercatori texani hanno scoperto un altro motivo per il quale gli atleti dovrebbero assumere dosi relativamente più elevate di acidi grassi omega-3 quando hanno condotto un esperimento in cui hanno somministrato a ratti di mezza età una dieta ad alto contenuto di grassi per venti settimane. Un quinto della dieta era costituito da grassi. I ricercatori hanno somministrato ad un gruppo principalmente acidi grassi Omega-6, ad un altro gruppo acidi grassi Omega-6 e Omega-3 e ad un terzo e ultimo gruppo prevalentemente acidi grassi Omega-3.

La massa ossea diminuisce con il progredire dell’invecchiamento. Ciò è accaduto anche ai ratti. La velocità con la quale i ratti hanno perso la massa ossea era tuttavia nettamente inferiore nel gruppo ad alto consumo di Omega-3 [n-3] La tabella seguente mostra come ciò è accaduto. La dieta ricca in Omega-3 ha aumentato la concentrazione di una serie di ormoni anabolizzanti nel sangue. E’ stato evidenziato quello più interessante per gli atleti.

Una maggiore assunzione di proteine porta anche a concentrazioni superiori di IGF-1. Forse gli acidi grassi e le proteine del pesce lavorano sinergicamente e aumentano i livelli di crescita muscolare insieme all’aumento dei livelli di IGF-1.
Gabriel Bellizzi
Riferimenti:
- http://journals.cambridge.org/action/displayAbstract?fromPage=online&aid=926600
- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18065585
- http://ajpcell.physiology.org/cgi/content/full/289/1/C217
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
La BioGenTech è un laboratorio di ricerca che opera direttamente sul campo dapprima della sua fondazione grazie al lavoro del CEO Amedeo Gabriel Bellizzi. Nel 2021, ha visto la luce e ha preso concretezza un idea: fornire informazioni valide e affidabili su una scienza multidisciplinare. Nessun circo delle pulci, ma qualcosa che si può vedere e constatare.
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CEO Amedeo Gabriel Bellizzi [Biochimico, esperto in nutrizione sportiva, coach di BodyBuilding, PEDs consulter, esperto in tecniche Anti-Aging, TRT e HRT, ricercatore e divulgatore scientifico indipendente]
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