
Endocrinologi italiani sono riusciti a ripristinare la produzione naturale di Testosterone di un Bodybuilder cui la produzione endogena degli ormoni sessuali aveva subito un arresto dopo 13 anni di assunzione di AAS. Tutto quello che dovevano fare era somministrare al Bodybuilder di 34 anni una singola dose di 100 microgrammi di Triptorelina. Tutto ciò è stato esposto in un articolo dei ricercatori, che lavorano presso l’Università di Brescia, pubblicato alcuni anni fa sul Fertility & Sterility. (1)
Il Bodybuilder si recò dal medico nel settembre 2008 perché era depresso, non aveva energia e aveva perso ogni interesse per il sesso. Disse al medico che stava usando AAS da quando aveva 21 anni.
Il soggetto svolgeva cicli della durata 10 settimane. Normalmente si iniettava 25mg di Nandrolone e 25mg di Stanozololo al giorno per le prime 8 settimane, seguite da 2 settimane nelle quali usava 50 mg di Mesterolone al giorno [direi: Primo]. La settimana successiva assumeva 50 mg di Clomifene al giorno, e per l’ultima settimana si iniettava tre dosi da 2000 UI di hCG.
Almeno questo è ciò che hanno riferito i medici. Probabilmente l’uomo ha assunto hCG prima e dopo il Clomifene. Inoltre le dosi riportate sono al quanto contenute per la media. Se i culturisti riportano ai medici la reale dose di AAS utilizzata, per esperienza le dosi riportate in questo articolo sarebbero triplicate.
Il numero e la gestione dei cicli che il soggetto ha svolto non è stata menzionata in questo articolo.
Il culturista ha aumentato le sue dosi di AAS dal 2005 al 2008. Durante le 8 settimane, nelle quali ha iniettato lo stanozololo e il nandrolone, ha anche iniziato ad usare del Boldenone, iniettandone una media di 50 mg al giorno per un periodo di 3 settimane. Ed è qui che è andata male, secondo le analisi del sangue. I medici hanno esaminato il soggetto nel mese di settembre, ma hanno deciso di tenerlo in osservazione solo per pochi mesi. Un asse danneggiata spesso necessita di un po’ di tempo (1-4 mesi di media) per recuperare; sempre che il “danno” sia contenuto. Ma quando i medici hanno esaminato di nuovo il sangue del culturista in questione nel gennaio 2009, non c’era stato quasi nessun miglioramento.

I medici decisero di trattare il culturista con la Triptorelina, un analogo del GnRH. Il GnRH è un ormone che consiste di soli 10 amminoacidi. Viene prodotta nel cervello dall’ipotalamo e stimola la produzione di FSH e LH dalla ghiandola pituitaria.
Questi ormoni viaggiano nel sangue sino alle ghiandole sessuali, dove stimolano la produzione di Testosterone.
Il Bodybuilder ha risposto immediatamente al trattamento ormonale. In pochi minuti le concentrazioni di LH e FSH nel suo sangue era salite.

I medici hanno rivisto il bodybuilder 10 giorni più tardi. La sua energia era tornata e la concentrazione di Testosterone nel suo sangue era salita a 7 ng / ml. Altre tre settimane più tardi, il suo livello di Testosterone risultava ancora normale, e la sua libido era tornata.
Della Triptorelina ne ho già parlato in un mio vecchio articolo: per approfondimenti cliccare sul seguente link https://biogentech.wordpress.com/…/uso-della-triptore…/
Gabriel Bellizzi
Riferimenti:
1- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20416868
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
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