
Questo blog è spesso caratterizzo da risultati di studi su animali che, per via del loro contenuto interessante, spingono diversi soggetti a voler testare su di loro queste nuove possibilità. Un tossicologo presso l’Università del Wisconsin ha pubblicato un articolo nel 2008 sul FASEB Journal, che sarà di interesse per molti. Descrive un modo per convertire i dosaggi utilizzati negli studi su animali in dosi adatte per gli esseri umani. (1)
I ricercatori che testano l’effetto di una sostanza su animali da laboratorio misurano il dosaggio solitamente in mg per kg di peso corporeo al giorno. Il problema è che le conversioni così fatte per gli esseri umani di solito finiscono con irrealistiche mega-dosi. Shannon Reagan-Shaw, il primo autore dell’articolo di cui si parlava prima, usa il battage mediatico che circonda il Resveratrolo come esempio. Se si convertono le dosi utilizzate negli studi su animali positivi in questo modo per l’uomo, come è stato fatto in alcuni articoli critici, poi si arriva a dosi di 1300 mg di Resveratrolo al giorno. Questo dosaggio è poco pratico, insostenibile e molto costoso (per qualcuno potrebbe essere anche pericoloso).
Reagan-Shaw, a ragione, aggiunge che questo modus operandi per ricavare una dose per l’uomo è anche scientificamente scorretto. Se si vuole calcolare l’equivalente umano da un dosaggio utilizzato in uno studio su animali, si deve prendere anche in considerazione il metabolismo. Ed esistono formule per questo. Se correttamente applicate, è possibile utilizzarle anche per il Resveratrolo, e ciò ci darebbe come risultato non una dose di 1344 mg / die ma 109 mg / die per un adulto del peso di 60 kg.
Qui ho riprodotto la formula che Reagan-Shaw preferisce applicare. È necessario inserire i dati della tabella qui sotto nella formula. E, naturalmente, si deve aggiungere la dose somministrata nello studio su animali che ci interessa.


Quindi, se si tratta di uno studio che ha utilizzato topi, si deve prendere la dose utilizzata – in mg / kg / giorno – e per prima cosa moltiplicarla per 3 per poi dividere il risultato per 37. Una scorciatoia è di dividere la dose per 12,3. Per i topi si deve dividere per 6.2.
Quindi, tornando all’esempio del Resveratrolo:
- Dosaggio usato su animali 1344mg/die X 3 =4.032
- 4.032 : 37 = 108,9mg (arrotondato a 109mg/die).
- Dosaggio per uso umano 109mg/die.
E’ possibile usare una regola ancora più semplice di quella empirica usata per ratti e topi, che si è ottenuta da designer della functional foods industry. Si divide il dosaggio per 15 per ottenere il limite inferiore. E si divide per 10 per ottenere il limite superiore.
Quindi, utilizzando sempre l’esempio del Resveratrolo:
- 1344mg : 15 = 89,6mg (limite inferiore)
- 1344mg : 10 = 134,4mg (limite superiore)
E’ un metodo di calcolo semplice, ma si scopre essere altrettanto efficace nella pratica.
Quindi, dal momento che si è notato che i topi, in particolare, metabolizzano le sostanze più velocemente di quanto faccia l’uomo, applicare le stesse formule di dosaggio agli essere umani sarebbe un azzardo al quanto pericoloso. Ed ecco che queste semplici formule ci vengono in aiuto per calcolare la dose adatta ad uso umano.
Gabriel Bellizzi
Riferimento:
- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17942826
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
La BioGenTech è un laboratorio di ricerca che opera direttamente sul campo dapprima della sua fondazione grazie al lavoro del CEO Amedeo Gabriel Bellizzi. Nel 2021, ha visto la luce e ha preso concretezza un idea: fornire informazioni valide e affidabili su una scienza multidisciplinare. Nessun circo delle pulci, ma qualcosa che si può vedere e constatare.
Noi alla BioGenTech, la quale è una realtà collaborativa sebbene diretta da una mente, siamo scienziati puri con un atteggiamento snobistico nei confronti dei soli affari. Riteniamo la sola corsa al denaro una cosa da bottegai, poco stimolante dal punto di vista intellettuale. E la ricerca al servizio del commerciale, quindi resa scientismo, può andare bene solo per chi non e’ dotato di etica o è limitato nella materia.
Quindi il nostro atteggiamento nei confronti di chi e’ impegnato nello scientismo speculativo, e’ essenzialmente di critica e avversione. Il Nostro tradizionale antagonismo fa sì che non subiamo la contaminazione del marketing e, ogniqualvolta si scatena un dibattito su questioni biotecnoiogiche, non manchiamo di porci al di sopra delle parti discutendo dei problemi ai massimi livelli.
Contattaci per informazioni su coaching, anti-aging e TRT/HRT sulle piattaforme Instagram, Telegram, Whatsapp o all’indirizzo mail teamympus86@outlook.it
CEO Amedeo Gabriel Bellizzi [Biochimico, esperto in nutrizione sportiva, coach di BodyBuilding, PEDs consulter, esperto in tecniche Anti-Aging, TRT e HRT, ricercatore e divulgatore scientifico indipendente]
Vedi tutti gli articoli di Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
interessante. Assicurarsi Assicurarsi che si aggiorna di nuovo molto presto.
Maramures Grazie, buona giornata!
"Mi piace""Mi piace"
“Assicurarsi che si aggiorna di nuovo molto presto”? Potrebbe essere più chiara? Grazie…
"Mi piace""Mi piace"