
L’N-acetilcisteina (NAC) è un forte antiossidante e diversi atleti lo assumono anche per proteggere i loro muscoli dagli effetti negativi dello sforzo estremo, come dolore e infiammazione. Ma sembra che inibisca anche il recupero muscolare, come riportato dagli scienziati dello sport della Democritus University of Thrace in Grecia. (1)

Il peptide glutatione aiuta gli enzimi nelle cellule muscolari a svolgere le loro funzioni di protezione. Se si assume la N-acetilcisteina, le cellule utilizzano questo aminoacido come un precursore per la sintesi di glutatione.
Più le cellule muscolari contengono glutatione, peggiore sarà la funzione del fattore di trascrizione NF-kB. Di conseguenza, una supplementazione post-allenamento con N-acetilcisteina può indebolire le reazioni infiammatorie avviate da parte delle cellule del sistema immunitario che ripuliscono le cellule muscolari danneggiate.
Questo potenzia la prestazione o no? Questa è la domanda che i ricercatori si sono posti. Per rispondere a essa hanno eseguito un esperimento con 10 sportivi amatoriali, che hanno eseguito due sedute di allenamento estremo per i quadricipite: hanno svolto 20 serie da 15 ripetizioni su una leg-extension.
In un’occasione i soggetti dello studio hanno assunto 20 mg di N-acetilcisteina per kg di peso corporeo ogni giorno per otto giorni dopo il loro allenamento. Il dosaggio dei soggetti è stato suddiviso in tre dosi giornaliere. In un’altra occasione i soggetti hanno assunto un placebo.
Durante gli otto giorni in cui è stato assunto il supplemento dopo la sessione di allenamento si sono notati aumenti delle concentrazioni di glutatione nei muscoli e una riduzione del TBARS – un indicatore dell’attività dei radicali liberi.
La cosa suona bene, ma nei giorni dopo l’allenamento, il recupero [resistenza] era meno buono quando i soggetti avevano assunto N-acetilcisteina. D’altra parte, la N-acetilcisteina ha ridotto il dolore muscolare [DOMS].
La N-acetilcisteina ha ridotto la secrezione delle proteine infiammatorie come il CRP, l’interleuchina 1-beta e l’interleuchina-6 [In basso a sinistra]. Inoltre, la N-acetilcisteina ha anche ridotto l’attività di segnalazione delle molecole anabolizzanti come l’Akt, l’mTOR e il MyoD nelle cellule muscolari [In basso a destra].
I ricercatori hanno scritto che i loro risultati confermano quanto suggerito da studi precedenti e cioè che l’uso pesante di antiossidanti può avere un effetto negativo sulle prestazioni muscolare ed il recupero, probabilmente alterando vie di segnalazione che mediano l’infiammazione muscolare ed il recupero e la biogenesi mitocondriale e successivamente il metabolismo energetico.
Quindi, si potrebbe dire, che non solo “è la dose che fa il veleno” ma che ciò dipende anche da quando la “dose” la si prende…
Gabriel Bellizzi
Riferimenti: