Se si assume una dose consistente dell’aminoacido L-citrullina poco prima di andare a dormire, ciò potrebbe aiutare a mantenere la massa muscolare, anche se si è in regime ipo-calorico nel tentativo di perdere grasso. Almeno, ciò potrebbe avvenire se si reagisce allo stesso modo in cui hanno reagito i ratti esaminati dai ricercatori presso l’Université Paris Descartes. I ricercatori francesi hanno pubblicato i loro risultati in Amino Acids. (1)
I ricercatori sospettano che la supplementazione con L-citrullina o L-leucina possa aiutare a diminuire la perdita di tessuto muscolare durante periodi di restrizione calorica. Secondo i test sugli animali, questi due aminoacidi possono agevolare il meccanismo anabolizzante cellulare nel tessuto muscolare in situazioni ipo-caloriche. (2)
I ricercatori hanno fatto seguire a ratti di sesso femminile una dieta di due settimane, durante le quali è stato dato loro il 60% del cibo che avrebbero mangiato se fossero stati autorizzati a mangiare quanto volevano. La tabella seguente mostra quanto ciò abbia ridotto la massa grassa di una quantità statisticamente significativa [Control restricted] se confrontato con i ratti che hanno mangiato tanto quanto volevano [Basal control].
Tuttavia, se i ratti ricevevano una dose di 1g di L-citrullina per kg di peso corporeo per via orale [R-CIT 1] prima di andare a dormire, mantenevano un po’ più di massa muscolare. L’effetto non era statisticamente significativo, però. La somministrazione di una quantità simile di L-leucina – questa è stata mescolata con il cibo dei ratti – ha avuto meno effetto sulla massa muscolare [R-LEU].
La figura seguente mostra ciò che i ricercatori hanno trovato quando hanno misurato la quantità di proteine contrattili nelle cellule muscolari dei ratti. L’apporto calorico ridotto ha fatto sì che il tessuto muscolare diminuisse. La supplementazione con L-leucina non è stata in grado di prevenire questo; la supplementazione con L-citrullina l’ha fatto.
I ricercatori hanno anche osservato l’effetto della combinazione di L-leucina e L-citrullina [LEU-CIT]. I ricercatori hanno scoperto che l’aggiunta di L-leucina ha contrastato l’effetto positivo dalla L-citrullina. Non capiscono come questo accada.
I ricercatori sospettano che la L-leucina stimoli la crescita muscolare se vengono assunte elevate quantità di aminoacidi e altri nutrienti. Durante la restrizione calorica o un periodo di digiuno, la L-citrullina offre una migliore protezione muscolare della L-leucina.
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
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