Mesterolone (Proviron)

 

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Mesterolone

 

Androgenico: 100-150
Anabolico: 30-40
Standard: Testosterone Propionato
Nome Chimico: 17beta-hydroxy-1alpha-methyl-5alpha-androstan-3-one, 1-methyl-5alpha-dihydrotestosterone
Attività Estrogenica: nessuna
Attività Progestinica: non significativa

 

Il Mesterolone (nome commerciale Proviron) [1 alpha-methyl-17 beta- hydroxy-5 alpha-androstan-3-one] è un AAS derivato dal Diidrotestosterone (DHT). A differenza del DHT il  Mesterolone presenta l’aggiunta di un gruppo metilico in  C1 (similmente al Metenolone) cosa che ne aumenta discretamente la biodisponibilità orale, senza però apportare stress epatico. Questa alterazione però non aumenta la stabilità del C3 chetogruppo, essenziale per l’attività anabolizzante a livello muscolare: nonostante il Mesterolone sia, come il DHT, estremamente affine al legame con i recettori AR, al pari della molecola di partenza (DHT) è rapidamente convertito nei tessuti muscolari (ma non negli altri tessuti reattivi agli androgeni), dall’enzima 3alfa-idrossisteroidi reductase (3a-HSD), nel metabolita pressoché inattivo chiamato 5alfa-androstano-3a,17b-diolo.

Secondo la letteratura aziendale, la Schering sviluppò il Proviron® nel 1934, rendendo perciò questo AAS un farmaco estremamente datato. (1) Secondo quanto riportato dalla Schering, il Proviron  è stato anche il primo farmaco clinicamente applicato per il trattamento delle “malattie e disturbi ormonali negli uomini.” Di conseguenza, il Mesterolone sarebbe stato sviluppato intorno allo stesso periodo nel quale vennero sviluppati altri due composti, ovvero il Metyltestosterone (1935) e il Testosterone Propionato (1937), entrambi agenti molto vecchi e generalmente considerati obsoleti per gli standard odierni. Nonostante la sua età, il Proviron ha alle spalle una lunga storia di efficacia clinica e di sicurezza, e rimane tutt’oggi diffuso il suo uso clinico. E ‘generalmente prescritto per il trattamento del declino delle capacità fisiche e mentali causate dall’età e dai livelli di androgeni subnormali negli uomini, nel trattamento della bassa libido causata da insufficienti livelli di androgeni, nel trattamento dell’ipogonadismo (nei maschi pre- e post-pubertà), e nell’infertilità (in certe situazioni il Mesterolone aumenta la qualità e quantità degli spermatozoi).

L’uso del Mesterolone come aiuto per migliorare la fertilità è forse una delle indicazioni più controverse di questo farmaco, considerando che gli AAS sono generalmente legati alla sterilità. E’ anche lo stesso uso del Mesterolone viene spesso frainteso dagli atleti. Il Mesterolone è applicabile per il trattamento dell’infertilità perché è un androgeno efficace che offre una soppressione contenuta delle gonadotropine con normali dosi terapeutiche, non perché aumenta la produzione di LH. Quando la soppressione gonadotropa è assente, il farmaco può integrare i livelli androgenici necessari per la produzione di sperma. E’ ben inteso che gli androgeni hanno effetti stimolanti diretti sulla spermatogenesi, e influenzano anche il trasporto e la maturazione degli spermatozoi attraverso effetti sul epididimo, dotto deferente, e vescicole seminali. Quindi il ruolo di questi ormoni non è del tutto soppressivo. Il Mesterolone sembra avere un’influenza positiva unica su alcuni casi di infertilità maschile perché i suoi potenziali effetti stimolanti sulla quantità e la qualità dello sperma prevalgono sulla soppressione gonadotropa.

Il Mesterolone è ampiamente prodotto dalla Bayer (ex Schering), che attualmente vende il farmaco in più di trenta paesi in tutto il mondo. Il marchio più comune utilizzato per la sua vendita è Proviron, anche se Schering / Bayer ha venduto l’agente sotto altri nomi in alcuni mercati, tra cui Mestoranum e Provironum. Inoltre, altri produttori hanno venduto il Mesterolone nel corso degli anni sotto diversi nomi commerciali tra i quali il Pluriviron (Asche, Germania), il Vistimon (Jenepharm, Germania), e il Restore (Brown & Burke, India). Nonostante questo composto abbia dimostrato sicurezza ed efficacia, il Mesterolone non  è mai stato approvato per la vendita negli Stati Uniti. Resta comunque disponibile in molte nazioni occidentali. Oggi, la Bayer resta il principale (quasi esclusivo) fornitore globale di Mesterolone , anche se in rare occasioni è possibile trovarlo commercializzato da altre marche.

Come già accennato in precedenza, la metilazione in C-1 permette al Mesterolone di raggiungere concentrazioni plasmatiche  sufficienti per consentire una risposta terapeutica ottimale dopo somministrazione orale. Ovviamente, la biodisponibilità complessiva rimane molto inferiore rispetto a quella dei composti orali metilati in C-17 . Il Mesterolone ha anche una forte affinità di legame per le SHBG. (2) Questo risulta un vantaggio dal momento che la spiccata capacità di legame del Mesterolone con le SHBG limita il legame di altri AAS co-somministrati. C’è chi afferma che questa azione induca un rebound in termini di innalzamento delle SHBG; ma questa affermazione manca di dati scientifici che ne comprovino la veridicità.

Data la metilazione in C-1, la tossicità epatica con l’uso di Mesterolone è improbabile.

Essendo il Mesterolone un DHT-derivato, non è soggetto ad  aromatizzazione, e non presenta attività estrogenica misurabile. Come per il Drostanolone anche il Mesterolone presenta una attività anti-estrogeno, se pur blanda e quasi sempre non sufficiente per garantire un adeguato controllo degli estrogeni durante un ciclo di AAS aromatizzabili. L’effetto anti-estrogenico di tutti questi composti è presumibilmente dovuto alla loro capacità di competere con altri substrati per il legame con l’enzima aromatasi. Con l’enzima aromatasi legato allo steroide, nonostante sia impossibilitato a modificarlo,  si raggiunge un effetto inibitorio in quanto l’enzima è temporaneamente bloccato  e impossibilitato all’interazione con altri ormoni.

Il Mesterolone è classificato come uno steroide puramente androgeno. Effetti collaterali androgeni sono comuni con questa sostanza, in particolare con dosi più elevate. Questi effetti possono includere pelle oleosa, acne, crescita aumentata di peli sul  corpo e alopecia androgenetica. Nelle donne la comparsa di effetti virilizzanti con questo composto è una costante e comprende approfondimento della voce, irregolarità mestruali, cambiamenti nella struttura della pelle,  crescita di peli sul viso, e allargamento del clitoride. Ovviamente, l’enzima 5-alfa-reduttasi non metabolizza il Mesterolone, quindi la sua androgenicità relativa non è influenzata da finasteride o dutasteride.

Gli AAS possono avere effetti deleteri sul colesterolo sierico. Questo include una tendenza alla riduzione del colesterolo HDL (buono) e all’aumento del colesterolo LDL (cattivo), con un alterazione dell’equilibrio tra HDL/LDL favorendo un maggiore rischio di arteriosclerosi. L’impatto relativo di un AAS sui lipidi sierici dipende dalla dose, dalla via di somministrazione (per via orale o iniettabile), dal tipo di steroide (aromatizzabile o non aromatizzabile), e dal livello di resistenza al metabolismo epatico. Essendo il Mesterolone  un androgeno orale non aromatizzabile, dovrebbe avere un effetto negativo rilevante sui lipidi. Studi nei quali sono stati somministrati 100mg di Mesterolone al giorno a uomini affetti da ipogonadismo per circa 6 mesi hanno mostrato un significativo aumento del colesterolo totale (18,8%) e del colesterolo LDL (65,2%), accompagnato da una diminuzione significativa del colesterolo HDL (-35,7%). (3) Il Mesterolone non deve essere utilizzato quando i fattori di rischio cardiovascolare non consentono l’uso di AAS orali.

Per contribuire a ridurre lo sforzo cardiovascolare si consiglia di mantenere un programma di esercizio cardiovascolare attivo e di ridurre al minimo l’assunzione di grassi saturi, colesterolo e carboidrati semplici in ogni momento durante la somministrazione di AAS.

La supplementazione con oli di pesce (4 grammi al giorno) e un integratore alimentare di Niacina per il controllo del colesterolo è anche raccomandata.

Il Mesterolone presenta  un effetto soppressivo tutto sommato debole sulle gonadotropine e Testosterone sierico. Gli studi dimostrano che quando somministrato a dosi moderate (150mg al giorno o meno), non si verifica una significativa soppressione dei livelli di Testosterone. (4)  In studi con dosi più elevate (300 mg al giorno e oltre), l’agente si è mostrato fortemente repressivo sui livelli di Testosterone sierico. (5) Esistono altri studi che hanno registrato una soppressione del LH, FSH e Testosterone sierico durante l’uso di Mesterolone. (6) Nonostante la soppressione risulti maggiormente contenuta rispetto ad altri composti, da questi studi emerge la  conferma del fatto che, il Mesterolone, è una molecola off-limits per la PCT.

Per trattare l’insufficienza androgena, il Proviron viene generalmente somministrato alla dose di 25-50mg tre volte al giorno all’inizio della terapia. Il dosaggio del farmaco viene successivamente ridotto, solitamente a 25-50mg  una o due volte al giorno. dosi simili sono utilizzate per sostenere la fertilità maschile, di solito in combinazione con altri farmaci per la fertilità, come FSH iniettabili. Il dosaggio usuale tra gli atleti di sesso maschile è compreso tra i 50mg ed i  150mg di Mesterolone al giorno. Il farmaco è in genere assunto in cicli di 6-12 settimane, che è solitamente un periodo di tempo sufficiente a notare i benefici del farmaco.

Il Proviron non è approvato per l’uso nelle donne. Questo agente non è raccomandato per le atlete a causa della sua forte natura androgena e tendenza a causare marcati effetti collaterali virilizzanti. In passato alcune atlete hanno utilizzato questo composto ad un dosaggio di 25mg/die per non più di quattro o cinque settimane in combinazione con 10 o 20mg di Nolvadex ® al fine di ridurre l’attività estrogenica e accentuare la durezza muscolare e la perdita del grasso su fianchi e cosce. Con l’avvento degli inibitori dell’aromatasi di terza generazione, assai più efficaci per gli scopi sopra citati,  l’uso del Mesterolone in ambito femminile è caduto (giustamente) in disuso.

L’uso del Mesterolone in ambito sportivo è, ad oggi ,  drasticamente diminuito. Come precedentemente accennato, con l’avvento degli inibitori dell’aromatasi di terza generazione l’uso del Mesterolone è divenuto superfluo. Tuttavia, il Mesterolone mantiene un’azione diretta sui recettori androgeni nel tessuto adiposo, cosa che conferisce a questo composto una discreta capacità lipolitica. Soggetti i quali mostrano avversità all’uso di iniettabili, il Mesterolone si presenta come un discreto sostituto del Drostanolone aiutando a mantenere una buona qualità muscolare e  agevolando una riduzione delle riserve adipose. Il Mesterolone risulta una buona scelta anche per compensare il livello di androgeni in una fase di soppressione del Cortisolo che contempli l’uso di Aminoglutetimide o Trilostano.  Non dimentichiamoci della sua versatilità nei bridge “leggeri” o nelle TRT.

 

Gabriel Bellizzi

 

Riferimenti:

1- William Llewellyn’s ANABOLICS, 10th ed.

2- Relative binding affinity of anabolic-androgenic steroids: comparison of the binding to the androgen receptors in skeletal muscle and in prostate, as well as to sex hormone-binding globulin. Saartok T, Dahlberg E, Gustafsson JA. Endocrinology. 1984 Jun;114(6):2100-6.

3- Influence of various modes of androgen substitution on serum lipids and lipoproteins in hypogonadal men. Jockenhovel F, Bullmann C, Schubert M, Vogel E, Reinhardt W, Reinwein D, Muller-Wieland D, Krone W. Metabolism. 1999 May;48(5):590-6.

4-Comparative studies about the influence of metenolonacetate and mesterolone on hypophysis and male gonads. Trenkner R, Senge T, Hienz A, et al. Arzneim-Forsch. (Drug Res) Jahrgang 30, Nr. 4 (1970):545-7.

5- The effects of mesterolone, a male sex hormone in depressed patients (a double blind controlled study). Itil TM, Michael ST, Shapiro DM, Itil KZ. Methods Find Exp Clin Pharmacol. 1984 Jun;6(6):331-7.

6- Effect of Mesterolone on Serum FSH, LH and Plasma Testosterone in Normal Men

 

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