
L’attività progestinica del Trenbolone è vicina allo zero, come riportato negli studi veterinari e cellulari. L’attivazione del recettore del Progesterone (PR) da parte del Trenbolone è circa 100 volte più debole di quella del Progesterone stesso. I livelli di Trenbolone raggiunti durante i cicli di steroidi non possono attivare il PR, neanche in una piccola parte rispetto a quanto avviene con livelli di Progesterone naturale.
In almeno uno studio veterinario si è notato che il Trenbolone non genera un aumento di Prolattina misurabile, nonostante deprima i livelli degli ormoni tiroidei.
Durante un ciclo di AAS la prolattina può subire un aumento. Qualora vengano utilizzati AAS aromatizzabili insieme al Trenbolone, senza un adeguato controllo degli estrogeni con l’uso di un anti-aromatase, i livelli di Estradiolo aumentano e con essi, spesso ma non sempre , si verifica un aumento (anche elevato) della Prolattina.
Ecco uno dei motivi che fanno degli esami ematici un potente alleato per verificare la reale situazione nella quale ci si trova durante o dopo un ciclo. Un aumento combinato degli estrogeni (in particolare Estradiolo) e della Prolattina è molto spesso la causa dell’insorgenza della ginecomastia.
Il vero Trenbolone possiede effettivamente una funzione antagonista della differenziazione estrogenica nella ghiandola mammaria, o almeno questo è quanto emerso dalla scienza veterinaria.
Può risultare difficile attribuire una causa certa quando si verifica ginecomastia durante un ciclo nel quale è presente anche Trenbolone. Altre volte invece, il prodotto contenente (presumibilmente) Trenbolone sembra l’unica causa possibile.
Quando le preparazioni veterinarie e farmaceutici erano le uniche fonti di Trenbolone, la ginecomastia non era mai stata attribuita a questo steroide. Sembra anche che non si verifichi quando il Trenbolone è estratto personalmente dal Finaplix H (non S.). Per questa ragione, dubito che il vero Trenbolone possa causare ginecomastia.
Tuttavia, i preparati di Trenbolone provenienti dal mercato nero hanno promosso la comparsa di ginecomastia in molti casi. Se ciò sia dovuto alla sostituzione con un altra molecola o alla combinazione con altre molecole, all’ossidazione del materiale, o a qualche altro motivo è poco chiaro. Là dove c’è la possibilità, è consigliabile la preparazione personale del prodotto acquistando la polvere, verificando che quest’ultima sia moderatamente gialla, non marrone, e fortemente piccante al gusto. Questo almeno rendere altamente probabile che il prodotto contenga realmente Trenbolone. Un’altra alternativa è quella di preparare personalmente il prodotto estraendo il principio attivo dal Finaplix H, ma convengo che non sia così facile accedervi. Comunque, in questo modo si avrà la certezza assoluta del contenuto della preparazione.
Gabriel Bellizzi
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
La BioGenTech è un laboratorio di ricerca che opera direttamente sul campo dapprima della sua fondazione grazie al lavoro del CEO Amedeo Gabriel Bellizzi. Nel 2021, ha visto la luce e ha preso concretezza un idea: fornire informazioni valide e affidabili su una scienza multidisciplinare. Nessun circo delle pulci, ma qualcosa che si può vedere e constatare.
Noi alla BioGenTech, la quale è una realtà collaborativa sebbene diretta da una mente, siamo scienziati puri con un atteggiamento snobistico nei confronti dei soli affari. Riteniamo la sola corsa al denaro una cosa da bottegai, poco stimolante dal punto di vista intellettuale. E la ricerca al servizio del commerciale, quindi resa scientismo, può andare bene solo per chi non e’ dotato di etica o è limitato nella materia.
Quindi il nostro atteggiamento nei confronti di chi e’ impegnato nello scientismo speculativo, e’ essenzialmente di critica e avversione. Il Nostro tradizionale antagonismo fa sì che non subiamo la contaminazione del marketing e, ogniqualvolta si scatena un dibattito su questioni biotecnoiogiche, non manchiamo di porci al di sopra delle parti discutendo dei problemi ai massimi livelli.
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CEO Amedeo Gabriel Bellizzi [Biochimico, esperto in nutrizione sportiva, coach di BodyBuilding, PEDs consulter, esperto in tecniche Anti-Aging, TRT e HRT, ricercatore e divulgatore scientifico indipendente]
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