MIGLIORAMENTO DELLA RESISTENZA CON L-CARNITINA E CARBOIDRATI ALTI
L-Carnitina L-Tartrato
L’efficacia di un integrazione di L-Carnitina è argomento molto dibattuto anche se le prove di una sua reale utilità non mancano, specie per quanto riguarda gli atleti di resistenza. Infatti si è dimostrato come l’assunzione di questo aminoacido con elevate quantità di carboidrati per un paio di mesi migliori l’utilizzo del glicogeno da parte dei muscoli aumentando la loro capacità di lavoro.
La Carnitina è un acido carbossilico ed aminoacido a catena corta, uno zwitterione, presente nei tessuti animali, e in quantità modeste, nelle piante. Inizialmente venne chiamata vitamina T, in quanto essenziale alla crescita del verme della farina Tenebrio molitor. Chimicamente, appartiene alla famiglia delle metilammine. Pur essendo simile strutturalmente ad un aminoacido, non forma proteine, ed è più simile all’acetilcolina. È un carrier degli acidi grassi: consente ai mitocondri di utilizzarli per la produzione di ATP. Quindi, di logica, più carnitina si tradurrebbe in più energia e quindi un tasso metabolico più alto. Purtroppo, nella maggior parte degli studi sulla L-Carnitina svolti su esseri umani, non è stato dimostrato alcun effetto. Sembra che le cellule muscolari non assorbano la Carnitina esogena.
Nel 2007 è stato pubblicato uno studio nel quale è stato chiaramente dimostrato che le cellule muscolari assorbono la L-Carnitina con livelli elevati di zuccheri e insulina.(1)
Nel 2011 i ricercatori della University of Nottingham hanno pubblicato uno studio(2) sul Journal of Physiology, nel quale 14 nuotatori, triatleti, ciclisti o corridori attivi hanno assunto un drink con placebo o uno sport drink contenenti rispettivamente 80 g di carboidrati [Controllo] e 80g di carboidrati più 2g di L -carnitina L-tartrato, due volte al giorno per 24 settimane. I 2g di L-Carnitina L-tartrato contenevano 1,36 g di L-Carnitina.
Durante il periodo dell’esperimento, la quantità di L-carnitina nei muscoli è aumentata nel gruppo carnitina. Quando i ricercatori hanno testato la resistenza del gruppo carnitina con una sessione di Cyclette di 30 minuti al 50% del loro VO2max alla fine delle 24 settimane, hanno notato che i soggetti utilizzavano meno glicogeno – quindi avevano usato più grasso.
Dopo una sessione di Cyclette di 30 minuti al 80% del loro VO2max avevano meno lattato nei muscoli. Il supplemento di L-Carnitina L-tartrato aveva reso il loro metabolismo dei carboidrati più efficiente e anche più efficace, come dimostra la loro fosfo-creatina:ATP ratio che è rimasta più o meno stabile, mentre il rapporto del gruppo di controllo è sceso notevolmente.
I soggetti del gruppo carnitina erano anche in grado di generare più energia nella loro sessione allenante ed erano meno stanchi alla fine di essa. Questo fa pensare ad un possibile potenziale dell’abbinamento carnitina e interval training.
“Questi risultati hanno implicazioni significative per le prestazioni atletiche”, hanno concluso i ricercatori.
La cosa curiosa è che non sono stati finanziati e pagati dall’industria degli integratori.
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
La BioGenTech è un laboratorio di ricerca che opera direttamente sul campo dapprima della sua fondazione grazie al lavoro del CEO Amedeo Gabriel Bellizzi. Nel 2021, ha visto la luce e ha preso concretezza un idea: fornire informazioni valide e affidabili su una scienza multidisciplinare. Nessun circo delle pulci, ma qualcosa che si può vedere e constatare.
Noi alla BioGenTech, la quale è una realtà collaborativa sebbene diretta da una mente, siamo scienziati puri con un atteggiamento snobistico nei confronti dei soli affari. Riteniamo la sola corsa al denaro una cosa da bottegai, poco stimolante dal punto di vista intellettuale. E la ricerca al servizio del commerciale, quindi resa scientismo, può andare bene solo per chi non e’ dotato di etica o è limitato nella materia.
Quindi il nostro atteggiamento nei confronti di chi e’ impegnato nello scientismo speculativo, e’ essenzialmente di critica e avversione. Il Nostro tradizionale antagonismo fa sì che non subiamo la contaminazione del marketing e, ogniqualvolta si scatena un dibattito su questioni biotecnoiogiche, non manchiamo di porci al di sopra delle parti discutendo dei problemi ai massimi livelli.
Contattaci per informazioni su coaching, anti-aging e TRT/HRT sulle piattaforme Instagram, Telegram, Whatsapp o all’indirizzo mail teamympus86@outlook.it
CEO Amedeo Gabriel Bellizzi [Biochimico, esperto in nutrizione sportiva, coach di BodyBuilding, PEDs consulter, esperto in tecniche Anti-Aging, TRT e HRT, ricercatore e divulgatore scientifico indipendente]
Vedi tutti gli articoli di Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -