La Fosfatidilserina (PS) è generalmente considerata un buon integratore per i Bodybuilder, in quanto – abbassando i livelli di cortisolo – permette una maggiore ipertrofia muscolare e un miglior recupero. Di questo integratore ne parlai già in passato basandomi sui risultati ottenuti sul campo applicando ciò che la letteratura disponibile riporta. (1)
Ma esistono studi scientifici che mostrano una reale efficacia della PS nell’abbassare il Cortisolo ematico in seguito ad esercizio fisico? La risposta è si!
In un interessante studio (2) si è voluta esaminare l’influenza della supplementazione di Fosfatidilserina a breve termine e ad una dose moderata (600 mg al giorno) sulle concentrazioni plasmatiche di Cortisolo, Lattato, Ormone della Crescita e Testosterone, prima, durante e dopo l’attività fisica di intensità moderata in maschi sani.
Dieci soggetti maschi sani hanno partecipato allo studio. Ad ogni soggetto è stato somministrato o 600mg/die di PS o un placebo per 10 giorni utilizzando il metodo a doppio-cieco, controllo- placebo, crossover desing. Campioni di sangue venoso sono stati prelevati a riposo, dopo 15 minuti da un protocollo di esercizio fisico moderato su un cicloergometro che consisteva in cinque fasi incrementali di 3 minuti a partire dal 65% per terminare al 85% del VO2 max, e nel corso di un recupero passivo di 65 minuti. I campioni di plasma sono stati valutati per il Cortisolo, Ormone della Crescita, Testosterone, Lattato e Testosterone/Cortisolo ratio per trattamento (PS o placebo). Le concentrazioni di picco e dell’area sotto la curva (AUC) del Cortisolo sono state inferiori a seguito della somministrazione di PS (39 +/- 1% e il 35 +/- 0%, rispettivamente) rispetto al placebo (p <0.05). La PS ha aumentato l’AUC del Testosterone/Cortisolo ratio (184 +/- 5%) rispetto al placebo (p <0.05). Ne la somministrazione di PS ne il placebo hanno mostrato effetto sui livelli di Ormone della Crescita o di Lattato.
I risultati suggeriscono che la PS è un integratore efficace per combattere lo stress indotto da esercizio fisico e prevenire il deterioramento fisiologico che può accompagnare un eccesso di esercizio fisico. La supplementazione di PS promuove uno stato ormonale desiderato per gli atleti abbassando i livelli di Cortisolo aumentati.
Altre ricerche (3) hanno mostrato come un integrazione di PS a 800mg/die riduce la risposta del Cortisolo in seguito al sovrallenamento da allenamento con i pesi, migliorando la sensazione di benessere e diminuendo la percezione dell’indolenzimento muscolare. Tuttavia, alcuni risultati dubbi potrebbero suggerire che la dose necessaria per ottenere questo effetto neuroendocrino possono variare tra soggetto e soggetto. Recenti scoperte dimostrano che la supplementazione di PS a breve termine a 750mg/die migliora le capacità prestative durante esercizio fisico ad alta intensità. Ciò dimostra il potenziale effetto della supplementazione di PS negli esseri umani durante e dopo l’attività fisica. (4)
Questi sono solo alcuni dei dati scientifici che mostrano una reale efficacia e utilità della Fosfatidilserina in ambito sportivo. Come sempre, i dati scientifici ci vengono in aiutano quando bisogna separare le “dicerie commerciali” dalla reale efficacia di un supplemento.

Nell’immagine: Cortisolo, Testosterone, Lattato e Ormone della Crescita in risposta a 10 giorni di trattamento orale con 600 mg di PS o placebo (fase di pre-esercizio da -30 a 0 minuti; fase di esercizio: 0 a 15 minuti; fase di recupero da 16 a 80 minuti ).
Gabriel Bellizzi
Riferimenti:
1- https://biogentech.wordpress.com/2016/08/19/fosfatidilserina-ps/ 2-http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18662395
3- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16869708
4- http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16394955
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
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CEO Amedeo Gabriel Bellizzi [Biochimico, esperto in nutrizione sportiva, coach di BodyBuilding, PEDs consulter, esperto in tecniche Anti-Aging, TRT e HRT, ricercatore e divulgatore scientifico indipendente]
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