GLUTAMMINA, GH E GRASSO CORPOREO

Glutam

La Glutammina è un aminoacido condizionatamente essenziale, in quanto pur venendo sintetizzato dall’organismo umano, in alcune condizioni richiede un’adeguata assunzione attraverso la dieta. Costituendo l’aminoacido più abbondante del corpo umano, il fabbisogno di Glutammina può aumentare sensibilmente in corso di stress, traumi chirurgici, ustioni, tumori o esercizio fisico particolarmente intenso come il BodyBuilding.

In ambito sportivo la Glutammina viene utilizzata principalmente per:

1- il suo effetto nell’aumento di volume delle cellule muscolari,favorendo l’ingresso nelle cellule di acqua, aminoacidi ed altre sostanze, stimolando la sintesi proteica e favorendo di conseguenza l’aumento di massa muscolare;
2- la sindrome da sovrallenamento, esistendo infatti una relazione tra il calo permanente dei livelli plasmatici di Glutammina e la comparsa dei sintomi del sovrallenamento (stanchezza cronica, calo di peso, perdita di appetito, comparsa di infezioni di lieve entità, nausea, depressione, apatia, aumento della frequenza cardiaca a riposo e diminuzione della frequenza cardiaca di allenamento);
3- il recupero dopo uno sforzo in quanto alcuni studi dimostrano un ruolo della glutamimina nel favorire l’aumento delle scorte di glicogeno muscolare durante il recupero, probabilmente a causa dell’aumentato ingresso di acqua all’interno delle cellule (ricordiamo a tal proposito che l’acqua è essenziale nella glicogenosintesi, in quanto per ogni grammo di glicogeno prodotto si legano ad esso circa 2,7 g di acqua).

Ma uno dei motivi per cui l’uso della Glutammina viene promosso in ambito sportivo è la stimolazione dell’ormone della crescita o GH. L’aumento dei livelli di GH è stato effettivamente dimostrato da un unico studio condotto da Welbourne nel 1995. Poiché la glutammina è capace di elevare i livelli plasmatici di arginina e glutammato, cioè due amminoacidi capaci di stimolare la secrezione di GH[1][2], il ricercatore volle stabilire se la diretta assunzione di una piccola dose di glutammina fosse in grado di stimolare allo stesso modo il rilascio dell’ormone. Altri obiettivi dello studio erano quelli di verificare l’effetto dell’assunzione dell’amminoacido sui livelli plasmatici di glutammina e di bicarbonato.
Poiché le concentrazioni di GH variano in base agli orari della giornata (ritmo circadiano) e all’assunzione di cibo[3] le condizioni dello studio vennero selezionate in modo da minimizzarne la secrezione in una categoria di soggetti in cui essa era ridotta. I soggetti coinvolti avevano un’età compresa tra i 32 e i 64 anni, poiché la letteratura scientifica aveva appunto riconosciuto una riduzione della secrezione di GH dopo la terza decade di vita[4]. Nove soggetti sani assunsero due grammi di glutammina disciolta in una bibita a base di soda (490 mL contenente 20 gr di glucosio, pH 3.8) ingeriti durante un periodo di 20 minuti dopo 45 minuti da una colazione leggera (toast, caffè e succo di frutta) per 2 sabati consecutivi alla stessa ora, per coincidere con bassi valori circadiani di GH. I campioni di sangue vennero ottenuti immediatamente, e ad intervalli di 30 minuti in un periodo di 90 minuti, e comparati con i campioni ottenuti una settimana prima dello studio. Venne riscontrata un’elevazione del GH a 90 minuti dall’assunzione più di 4 volte i valori basali[5]. Interessante notare che l’elevazione del GH indotto dalla glutammina si verificò nonostante la rilevante assunzione di carboidrati prima e durante l’ingestione dell’aminoacido. I carboidrati sono potenti stimolatori dell’insulina, che è notoriamente antagonista del GH. Ci si sarebbe potuto aspettare che i carboidrati alimentari, mediante l’insulina, avrebbero soppresso l’elevazione del GH indotta dalla glutammina, cosa che non è avvenuta.
Questo effetto favorevole sull’aumento della secrezione dell’ormone della crescita potrebbe interessare particolarmente gli atleti di forza (atleti impegnati nelle specialità con i pesi), i quali ricercano un aumento della massa e/o della forza muscolare, potenzialmente connessi con una maggiore produzione di ormoni anabolici. La letteratura scientifica recente però ha ampiamente messo in discussione il fatto che la stimolazione endogena acuta del GH sia utile ai fini dell’aumento dei guadagni muscolari. Secondo queste evidenze recenti, l’aumento degli ormoni sistemici come GH e testosterone indotto, ad esempio, dall’esercizio, non trova una correlazione con l’aumento dell’ipertrofia, della forza e della sintesi proteica[6][7][8][9][10]. Altri documenti hanno segnalato che gli amminoacidi stimolatori del GH, se assunti in prossimità dell’esercizio con i pesi, non abbiano mai dimostrato un aumento della massa muscolare rispetto alla non assunzione[11]. Questi fatti, combinati con i risultati non significativi ottenuti dalla supplementazione di Glutammina a lungo termine in concomitanza con l’esercizio con i pesi, sarebbero ulteriore conferma della mancata efficacia della glutammina in queste circostanze. Candow et al. (2001) conclusero che non ci fossero differenze significative tra l’assunzione di 0.8 gr/kg di massa magra di glutammina (56 g/die per una persona di 70 kg) e un placebo in un programma di 6 settimane, sulla prestazione, sui cambiamenti della composizione corporea, o sul catabolismo muscolare su giovani adulti[12]. Altri studi a lungo termine (Lehmkuhl et al., 2003)[13] hanno fornito risultati simili con dosaggi inferiori.
Ma poiché la Glutammina ha dimostrato di elevare significativamente i livelli di GH[5], si potrebbe ipotizzare che essa sia utile per la riduzione del grasso corporeo. Il GH è infatti un ormone dalle proprietà lipolitiche, che consente cioè di mobilizzare i grassi depositati[14]. Nell’uomo, alcuni dei principali ruoli del GH sono la mobilizzazione dei grassi e una riduzione dell’impiego di glicogeno e proteine[15]. Il GH pare abbia un ruolo minimo nella crescita del muscolo scheletrico nell’uomo adulto, ma sembra avere piuttosto una funzione molto più significativa nella perdita di grasso[16]. In realtà il potenziale della Glutammina nella perdita di grasso non è stato propriamente stabilito, e alcune ricerche non hanno osservato miglioramenti della composizione corporea col suo utilizzo[12][13]. Uno studio (Iwashita et al., 2006) ha somministrato 0.25 g/kg di Glutammina (17.5 g per una persona di 70 kg) assieme ad un pasto standard (6.5 kcal/kg: 14% proteine, 22% grassi, 64 carboidrati). La Glutammina ha provocato un aumento del dispendio energetico post-prandiale un aumento dell’ossidazione di grasso di 42 kcal. Usando la calorimetria diretta da 30 minuti prima del pasto fino a 6 ore dopo, i ricercatori trovarono che il dispendio energetico post-prandiale fosse aumentato del 49% rispetto all’assunzione di altri amminaocidi. I ricercatori conclusero che la supplementazione di Glutammina assieme ai pasti altera il metabolismo dei nutrienti aumentando l’ossidazione di carboidrati durante il primo periodo post-prandiale e aumentando l’ossidazione di grassi durante le fasi avanzate del periodo post-prandiale[17]. Sebbene questi risultati siano di particolare interesse, non sono stati analizzati i risultati cronici (a lungo termine) per verificare se effettivamente la Glutammina promuova una maggiore riduzione del grasso corporeo. Ad ogni modo, alcuni studi hanno analizzato i risultati cronici dell’utilizzo di Glutammina nelle variazioni della composizione corporea in concomitanza con l’esercizio con i pesi, senza osservare differenze rispetto ai gruppi che non la assumevano[12][13].

Gabriel Bellizzi

Riferimenti:

1. ^ Alba-Roth et al. Arginine stimulates growth hormone secretion by suppressing endogenous somatostatin secretion. J Clin Endocrinol Metab. 1988 Dec;67(6):1186-9.
2. ^ Lindström P, Ohlsson L. Effect of N-methyl-D,L-aspartate on isolated rat somatotrophs. Endocrinology. 1992 Oct;131(4):1903-7.
3. ^ Maurice Goodman. Basic Medical Endocrinology. Academic Press, 2010. ISBN 0-08-092055-1
4. ^ Rudman et al. Impaired growth hormone secretion in the adult population: relation to age and adiposity. J Clin Invest. 1981 May; 67(5): 1361–1369.
5. ^ a b c d e Welbourne TC. Increased plasma bicarbonate and growth hormone after an oral glutamine load. Am J Clin Nutr. 1995 May;61(5):1058-61.
6. ^ West DW, Phillips SM. Anabolic processes in human skeletal muscle: restoring the identities of growth hormone and testosterone. Phys Sportsmed. 2010 Oct;38(3):97-104.
7. ^ West et al. Elevations in ostensibly anabolic hormones with resistance exercise enhance neither training-induced muscle hypertrophy nor strength of the elbow flexors. J Appl Physiol. 2010 Jan;108(1):60-7.
8. ^ West DW, Phillips SM. Associations of exercise-induced hormone profiles and gains in strength and hypertrophy in a large cohort after weight training. Eur J Appl Physiol. 2012 Jul;112(7):2693-702.
9. ^ West et al. Resistance exercise-induced increases in putative anabolic hormones do not enhance muscle protein synthesis or intracellular signalling in young men. J Physiol. 2009 Nov 1;587(Pt 21):5239-47.
10. ^ West et al. Sex-based comparisons of myofibrillar protein synthesis after resistance exercise in the fed state. J Appl Physiol (1985). 2012 Jun;112(11):1805-13.
11. ^ Chromiak JA, Antonio J. Use of amino acids as growth hormone-releasing agents by athletes. Nutrition. 2002 Jul-Aug;18(7-8):657-61.
12. ^ a b c d e f g h i Candow et al. Effect of glutamine supplementation combined with resistance training in young adults. Eur J Appl Physiol. 2001 Dec;86(2):142-9.
13. ^ a b c d Lehmkuhl et al. The effects of 8 weeks of creatine monohydrate and glutamine supplementation on body composition and performance measures. J Strength Cond Res. 2003 Aug;17(3):425-38.
14. ^ Pritzlaff et al. Catecholamine release, growth hormone secretion, and energy expenditure during exercise vs. recovery in men. J Appl Physiol. 2000 Sep;89(3):937-46.
15. ^ Rogol AD. Growth hormone: physiology, therapeutic use, and potential for abuse. Exerc Sport Sci Rev. 1989;17:353-77.
16. ^ Rennie MJ. Claims for the anabolic effects of growth hormone: a case of the Emperor’s new clothes?. Br J Sports Med. 2003 April; 37(2): 100–105.
17. ^ Iwashita et al. Glutamine supplementation increases postprandial energy expenditure and fat oxidation in humans. JPEN J Parenter Enteral Nutr. 2006 Mar-Apr;30(2):76-80.
* https://it.wikipedia.org/wiki/Glutammina

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