
Ultimamente la colazione è divenuta un “tabù esistenziale”, una cosa dalla quale separarsi come se si trattasse della cosa peggiore che un soggetto possa fare durante l’arco di una giornata. Anche se alcune evidenze scientifiche mostrino una certa ragione sul “fattore colazione”, lasciatemi dire che anche in questo caso la soggettività la fa da padrone. Vi sono infatti numerosissimi soggetti che mostrano una salute e una composizione corporea ottimale pur mangiando una volta svegli, che che ne dicano i “cortisolofobici”. In questo post non voglio parlare del “fattore colazione” sul punto di vista esclusivamente salutistico (per questo il web ne è pieno) ma su quello strettamente collegato al BodyBuilding , e in particolare alla così detta “colazione bi-fasica” da inserire in un regime Bulk (quindi finalizzato all’aumento della massa muscolare).
Le prove empiriche fornite dall’egregio lavoro di diversi preparatori di certo non mancano, e dimostrano un ottimo grado di efficacia di tale pratica su un numero considerevole di atleti . Detto ciò, la colazione bi-fasica consiste semplicemente nella somministrazione appena svegli di un pasto liquido a rapido assorbimento che precede di un ora circa il consumo di un pasto solido tenendo in considerazione i fattori soggettivi.
Ma come potrebbe essere impostata una “colazione bi-fasica”? Un esempio potrebbe essere il seguente:
– Ore 7:00:
– Shake con:
– 20-30g di proteine idrolizzate della carne o proteine delle uova
– 8-10g di EAA
– 5-10g di Glutammina Peptidica
– 5gm di Creatina monoidrato
– 400mg di Fosfatidilserina (PS)
– Ore 8:00:
– 5 uova intere
– 100g di Avena
Un approccio del genere ha facilitato anche l’assunzione macro-calorica giornaliera con un impatto complessivo psico-fisico sull’atleta favorevole. Non parlo comunque di semplici aumenti di peso ma di massa muscolare! Gli aumenti di grasso non sono stati molto diversi da quelli sperimentati da atleti con una dieta ipercalorica e con gli stessi macronutrienti (la % di differenza era solitamente minima la dove si presentava) . Infatti, l’inserimento della PS in concomitanza con la Glutammina Peptidica sembra essere funzionale nel “proteggere” dall’azione del picco di Cortisolo mattutino.
Se siete interessati, non vi resta che sperimentare e valutare.
Gabriel Bellizzi
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
La BioGenTech è un laboratorio di ricerca che opera direttamente sul campo dapprima della sua fondazione grazie al lavoro del CEO Amedeo Gabriel Bellizzi. Nel 2021, ha visto la luce e ha preso concretezza un idea: fornire informazioni valide e affidabili su una scienza multidisciplinare. Nessun circo delle pulci, ma qualcosa che si può vedere e constatare.
Noi alla BioGenTech, la quale è una realtà collaborativa sebbene diretta da una mente, siamo scienziati puri con un atteggiamento snobistico nei confronti dei soli affari. Riteniamo la sola corsa al denaro una cosa da bottegai, poco stimolante dal punto di vista intellettuale. E la ricerca al servizio del commerciale, quindi resa scientismo, può andare bene solo per chi non e’ dotato di etica o è limitato nella materia.
Quindi il nostro atteggiamento nei confronti di chi e’ impegnato nello scientismo speculativo, e’ essenzialmente di critica e avversione. Il Nostro tradizionale antagonismo fa sì che non subiamo la contaminazione del marketing e, ogniqualvolta si scatena un dibattito su questioni biotecnoiogiche, non manchiamo di porci al di sopra delle parti discutendo dei problemi ai massimi livelli.
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CEO Amedeo Gabriel Bellizzi [Biochimico, esperto in nutrizione sportiva, coach di BodyBuilding, PEDs consulter, esperto in tecniche Anti-Aging, TRT e HRT, ricercatore e divulgatore scientifico indipendente]
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