Una dose consistente di BCAA e L-Ornitina L-Aspartato può aiutare a mantenere i tempi di reazione durante l’esercizio fisico gravoso, e questo è estremamente utile per coloro che praticano arti marziali o sport di squadra. I ricercatori del Mossakowski Medical Research Center in Polonia hanno pubblicato i risultati del loro studio umano nel Folia Neuropathologica. (1)
BCAA, Ornitina e fatica
Gli atleti di resistenza con un minimo di conoscenza sanno che gli integratori contenenti BCAA aiutano a ridurre la fatica. Impediscono che la concentrazione di BCAA nel sangue cali durante l’esercizio fisico intenso, e di conseguenza impediscono al cervello di prendere più Triptofano dal flusso sanguigno. Qui spieghiamo il perché gli atleti diventano così stanchi quando questo accade, e quindi rendono meno nelle prestazioni.
Uno svantaggio della supplementazione con BCAA durante lo sforzo fisico è che ciò porta ad un aumento della concentrazione di ammoniaca nel sangue. L’ammoniaca rende stanchi e meno lucidi. Ecco perché i BCAA non sono particolarmente efficaci per ridurre la stanchezza. Ma l’aminoacido L-ornitina accelera la rimozione di ammoniaca dal flusso sanguigno …
Di conseguenza, i ricercatori hanno deciso di studiare l’effetto della supplementazione di una combinazione di BCAA e Ornitina durante l’esercizio fisico.
Studio
I ricercatori hanno reclutato 11 atleti di resistenza e gli hanno fatti allenare su una Cyclette in due diverse occasioni per 60 minuti, ad un’intensità del 60% del loro VO2max. Al termine dei 60 minuti i soggetti dovevano pedalare fino al punto di esaurimento, e l’intensità è stata aumentata ogni tre minuti.
In un’occasione gli atleti hanno assunto 10 g di BCAA (leucina, isoleucina e valina in un rapporto di 2: 1: 1) e 6 g Ornitina Aspartato, mezz’ora prima di cominciare la sessione allenante . Dopo aver pedalato per mezz’ora agli atleti è stata somministrata un’altra dose di 6 g BCAA e 6 g Ornitina Aspartato. Gli aminoacidi sono stati sciolti in acqua.
In un’altra occasione agli atleti è stata somministrata solo acqua.
Risultato
L’integrazione ha avuto poco effetto sulla concentrazione di ammoniaca nel sangue degli atleti. L’asterisco nella figura seguente indica l’unico punto in cui v’è stata una differenza statisticamente significativa.

Venti minuti dopo il test di sforzo combinato i ricercatori hanno osservato un effetto della supplementazione. La quantità di ammoniaca nel sangue dei soggetti è diminuita significativamente più velocemente quando avevano assunto BCAA e Ornitina Aspartato.

I ricercatori hanno misurato la velocità di reazione degli atleti appena prima che essi iniziassero la sessione allenante [Pre] e durante il test da sforzo.
Gli asterischi nella figura seguente indicano quando gli atleti hanno cominciato a reagire molto più velocemente a causa della supplementazione con BCAA e Ornitina.

La figura seguente mostra come gli amminoacidi hanno amplificato il tempo di reazione: hanno ridotto il rapporto tra L-Triptofano [fTRP] e BCAA nel sangue.

L’integrazione non ha avuto effetto sulla stanchezza o la velocità con cui i soggetti erano in grado di pedalare.
Conclusioni
In sintesi, questo studio ha dimostrato che una supplementazione con BCAA e Ornitina, anche se efficace per aumentare le concentrazioni ematiche di BCAA e Ornitina, non ha influenzato le prestazioni aerobiche o lo sforzo percepito. La scoperta più importante è che, nonostante i livelli simili di ammoniaca in entrambi gli studi, si è misurata una più breve reazione alla fine dell’esercizio e un più rapido ritorno ai valori a riposo pre-esercizio solo con la somministrazione di BCAA e Ornitina.
I ricercatori non sono stati finanziati dal settore degli integratori, ma dal governo polacco.
Gabriel Bellizzi
Riferimenti:
1- http://dx.doi.org/10.5114/fn.2015.56552
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
La BioGenTech è un laboratorio di ricerca che opera direttamente sul campo dapprima della sua fondazione grazie al lavoro del CEO Amedeo Gabriel Bellizzi. Nel 2021, ha visto la luce e ha preso concretezza un idea: fornire informazioni valide e affidabili su una scienza multidisciplinare. Nessun circo delle pulci, ma qualcosa che si può vedere e constatare.
Noi alla BioGenTech, la quale è una realtà collaborativa sebbene diretta da una mente, siamo scienziati puri con un atteggiamento snobistico nei confronti dei soli affari. Riteniamo la sola corsa al denaro una cosa da bottegai, poco stimolante dal punto di vista intellettuale. E la ricerca al servizio del commerciale, quindi resa scientismo, può andare bene solo per chi non e’ dotato di etica o è limitato nella materia.
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