L’allenamento per la forza che contempla l’utilizzo di pesi estremamente elevati, tali da permettere all’atleta la sola auto-gestione nella fase eccentrica, sviluppa più forza in atleti esperti rispetto agli allenamento per la forza tradizionali. Questa è la conclusione raggiunta da uno studio finlandese pubblicato sul Frontiers in Physiology. L’allenamento per la forza incentrato sulla fase eccentrica richiede un paio di settimane prima che si vedano gli effetti. (1)
I ricercatori hanno fatto eseguire a due gruppi di studenti di sesso maschile allenamenti per le gambe due volte a settimana su una leg-extension e su una leg-press per un periodo di 10 settimane.
Il primo gruppo si è allenato in modo tradizionale [TRAD]. Gli studenti hanno svolto sessioni alterne, usando pesi con i quali potevano gestire 6 ripetizioni per una, e pesi con i quali potevano gestire 10 ripetizioni per l’altra.
Il secondo gruppo ha svolto allenamento eccentrico [AEL]. Hanno usato pesi del 40% più elevati rispetto all’altro gruppo. Potevano sollevare i pesi solo con aiuto. Il modo in cui hanno gestito ciò è mostrato nella figura qui sotto.
I soggetti sono stati in grado di eseguire la fase eccentrica, in modo da lasciare delicatamente il peso nella posizione di riposo. I soggetti di questo gruppo hanno eseguito lo stesso numero di ripetizioni dei soggetti del primo gruppo.

Vi era anche un terzo gruppo di studenti che non si è allenato, e che fungeva da gruppo di controllo [CON].
Gli studenti erano soggetti allenati che svolgevano allenamenti con i pesi da un paio d’anni.
Gli studenti di entrambi i gruppi di allenamento hanno guadagnato circa la stessa quantità di massa muscolare. I ricercatori hanno osservato ciò attraverso la scansioni delle gambe degli studenti.

Le figure seguenti mostrano che gli studenti che hanno svolto allenamento eccentrico hanno sviluppato maggiore forza rispetto agli studenti che hanno eseguito allenamenti per la forza tradizionale. Torque = ciò che viene chiamato ‘forza’ nel linguaggio quotidiano.

L’aumento della forza nei soggetti che avevano svolto allenamento eccentrico si è manifestato nelle ultime cinque settimane dell’esperimento. A quanto pare l’ allenamento eccentrico richiede più tempo per iniziare a mostrare i suoi effetti rispetto agli allenamenti classici.
Sembra che la fase eccentrica fornisca uno stimolo ulteriore all’allenamento finalizzato all’aumento massimo della forza, oltre ad aumentare la capacità di lavoro, riducendo l’affaticamento durante il sollevamento in soggetti precedentemente allenati.
Entrambi i programmi di allenamento (eccentrico e tradizionale) sono ugualmente efficaci nel provocare aumenti nella sezione trasversale del muscolo in soggetti abituati ad allenamenti di resistenza. Meccanismi diversi dall’ ipertrofia muscolare, tra cui aumenti dell’attivazione muscolare, sembrano sostenere i miglioramenti maggiori dopo l’allenamento con carichi con enfasi sulla fase eccentrica.
Gabriel Bellizzi
Riferimenti:
- http://dx.doi.org/10.3389/fphys.2016.00149
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
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