Gli atleti che assumono integratori avranno familiarità con l’alfa-chetoglutarato, alias AKG. I produttori di supplementi spesso legano questo composto agli aminoacidi, nella speranza che questo possa migliorare la loro funzione. Lo stesso AKG, secondo uno studio pubblicato da ricercatori cinesi sullo Scientific Reports, ha un effetto anabolizzante. (1)
I ricercatori hanno dato a giovani topi acqua contenente lo 0, l’1 o il 2% di AKG per nov…e settimane. L’equivalente umano di queste dosi, per un adulto di 80 kg, si aggirerebbe all’incirca tra i 12 e i 24g al giorno.
La dose più bassa ha avuto poco effetto sulle concentrazioni di AKG nel sangue degli animali da laboratorio, ma la dose più alta ha avuto un buon effetto: ha aumentato il peso corporeo dei topi.
L’AKG ha avuto alcun effetto sul peso del fegato. Così non sembra che l’AKG a queste dosi provochi danni epatici. Allo stesso tempo, l’integrazione ha determinato un aumento della massa muscolare e una riduzione della massa grassa.
Le cifre sopra riportate mostrano che l’aumento della massa muscolare è stata una conseguenza dell’ipertrofia. L’AKG ha determinato un notevole aumento delle dimensioni delle fibre muscolari. La figura mostra che l’AKG attiva le classiche molecole segnale anabolizzanti come l’mTOR e l’Akt nelle cellule muscolari.
Come l’AKG attiva il percorso del segnale anabolizzante è mostrato nella figura qui sopra riportata. Studi in vitro dimostrano che gli effetti del AKG sulle molecole segnale anabolizzanti scompaiono parzialmente quando i ricercatori disattivato il gene per il recettore GPR91 [GPR91 siRNA].
Quindi l’AKG opera attraverso questo recettore. La famiglia alla quale appartiene il recettore GPR91 ‘sfrutta’ i metaboliti che vengono rilasciati durante il ciclo dell’acido citrico come l’AKG. Il recettore GPR99, che possiede una somiglianza impressionante con il GPR91, “sfrutta”… l’AKG. (2) Quindi il GPR91 sembrerebbe fare lo stesso.
I ricercatori hanno scritto che l’AKG promuove la sintesi proteica muscolo- scheletrica e inibisce la degradazione mediata dal Akt / mTOR. Questi dati suggeriscono l’applicazione promettente dell’AKG nel mantenere l’equilibrio proteico nel muscolo scheletrico e nel trattamento dell’atrofia muscolare.
Nonostante ciò possono emergere i seguenti dubbi:
1) Le cellule muscolari dei topi contengono molti GPR91-recettori, ma questo vale anche per le cellule muscolari umane? Al momento non è dato sapere…
2) Alle dosi usate in questo studio, l’AKG probabilmente aumenta la pressione sanguinea, e ha molti altri effetti collaterali.
Quindi assicuratevi di leggere correttamente prima di iniziare a sperimentare con alte dosi di AKG.
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
La BioGenTech è un laboratorio di ricerca che opera direttamente sul campo dapprima della sua fondazione grazie al lavoro del CEO Amedeo Gabriel Bellizzi. Nel 2021, ha visto la luce e ha preso concretezza un idea: fornire informazioni valide e affidabili su una scienza multidisciplinare. Nessun circo delle pulci, ma qualcosa che si può vedere e constatare.
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