Androgenico: 115-130
Anabolico: 300
Standard: Testosterone
Nome chimico: 2-methyl-Sa-androst-l-en-17b-ol-3-one
Attività Estrogenica: nessuna
Attività Progestinica: nessun dato disponibile
Lo Stenbolone (INN), noto anche come 2-metil-4,5α-diidro-δ1-testosterone, è un steroide androgeno-anabolizzanti sintetico (AAS) derivato del Diidrotestosterone (DHT). [1] [2] [3] [ 4] Non è attivo per via orale [citazione necessaria] e viene utilizzato per via intra muscolare legato all’estere acetato (marchi Anatrofin, Stenobolone). [1] [4] Lo Stenbolone è strettamente correlato strutturalmente al 1-testosterone (δ1-DHT), al suo analogo metilato in C-17 Methylstenbolone (17α-methylstenbolone), [5] e al Drostanolone (2-metil-DHT).
Come accennato pocanzi, lo Stenbolone è uno steroide anabolizzante iniettabile derivato dal Diidrotestosterone. Lo Stenbolone è stato effettivamente sviluppato sulla struttura del 1-testosterone, che differisce solo per l’aggiunta di un gruppo metile in C-2. Lo steroide risultante rimane molto simile alla sua base non metilata, con solo modeste differenze di potenza anabolizzante e androgena. Per quanto riguarda la capacità della molecola di costruire tessuto muscolare, lo Stenbolone è probabilmente un po’ più debole su una base milligrammo per milligrammo del 1-testosterone, anche se è difficile fare confronti diretti. Come androgeno, lo Stenbolone presenta anche in questo caso un azione un po’ debole del 1-testosterone, sempre su una base milligrammo per milligrammo, anche se il rapporto androgeno/anabolizzante (la misura più rilevante) rimane molto simile. Rispetto al Testosterone, analisi standard suggeriscono che lo Stenbolone ha un effetto anabolizzante circa tre volte maggiore, e qualcosa come una attività androgena di circa il 150/0 e il 30% in più.

La Schering AG in Germania ha introdotto lo Stenbolone Acetato nel 1961. Circa due anni dopo, la Syntex introdusse il farmaco nel Regno Unito, e subito dopo in Messico, con il marchio Anatrofin. Questo farmaco venne venduto anche in Spagna dalla Farmacologico Latino sotto il nome generico di Stenbolone. (6) E’ stato applicato (più comunemente) come alternativa iniettabile all’Anadrol nei casi di anemia, anche se poche informazioni circa l’uso clinico di questo agente sono ad oggi sopravvissute. La distribuzione dello Stenbolone Acetato non è stata ampliata dai suoi mercati originali, e, in definitiva ha goduto di un periodo relativamente breve come prodotto farmaceutico. L’ultima preparazione commerciale contenente questo AAS è stata ritirata dal mercato (volontariamente) nei primi anni ’80. ll suo crollo è stato probabilmente guidato finanziariamente , dal momento che l’Anatrofin scomparve in un momento in cui molti produttori farmaceutici stavano abbandonando la produzione dei loro AAS meno diffusi/utilizzati.
I culturisti europei sono stati delusi quando l’Anatrofin venne rimosso dal mercato globale un paio di decenni fa. La sua perdita è stata parecchio sentita nella comunità del bodybuilding, in modo molto simile a quanto accadde con il Primobolan Acetato iniettabile. I veterani della ghisa spesso affermano che AAS del calibro di questo steroide non sono mai stati sostituiti degnamente dagli altri anabolizzanti non aromatizzabili più popolari. Se queste affermazioni si basano su un’esperienza realistica o su semplice nostalgia resta da vedere. E’ difficile oggi affermare quanto diverso fosse questo agente in ultima analisi, rispetto ad esempio al Methenolone o al 1-testosterone, composti simili con i quali abbiamo molta più esperienza. Fino a quando questo agente non andrà nuovamente in produzione su larga scala, cos a molto improbabile (almeno come farmaco da prescrizione), la vera natura della Stenbolone rimarrà inafferrabile alla moderna comunità di bodybuilding anche se, a dire il vero, la UG Geneza Pharmaceuticals vende un prodotto contenente Stenbolone Acetato (GP Sten). Tuttavia, questo steroide rimane un capitolo interessante nella storia degli steroidi anabolizzanti.
Tornando a parlare della struttura della molecola in questione, come già detto lo Stenbolone è un derivato del Diidrotestosterone. Differisce dal suo precursore per un ulteriore doppio legame tra gli atomi di carbonio 1 e 2, ed un gruppo metile in posizione C-2, che aiuta a stabilizzare il 3-cheto-gruppo e che ne aumenta le proprietà anabolizzanti. L’Anatrofin non è altro che Stenbolone legato con un estere di acido carbossilico (acido acetico) attaccato al gruppo ossidrile 17-beta. Gli steroidi esterificati hanno una polarità minore rispetto agli steroidi non esterificati, e sono assorbiti più lentamente dalla zona di iniezione. Una volta nel sangue, l’estere viene rimosso (per azione dell’enzima esterasi) rendendo la molecola di Stenbolone libera e quindi attiva. Gli steroidi esterificati sono stati progettati in modo da prolungarne la finestra d’azione terapeutica dopo la somministrazione, consentendo un programma di iniezioni meno frequenti rispetto alle iniezioni degli steroidi non esterificati.
Lo Stenbolone non è soggetto ad aromatizzazione, e non possiede un attività estrogenica misurabile. L’uso di un agente anti-estrogeno (SERM o AI) non è necessario quando si utilizza questo steroide, ed effetti collaterali quali ritenzione idrica, accumulo di grasso e ginecomastia non dovrebbero manifestarsi con questo composto, anche tra gli individui sensibili.
Con l’uso dello Stenbolone la comparsa di effetti collaterali androgeni è possibili, in particolare con dosi superiori alle normali dosi terapeutiche. Questi possono includere pelle oleosa, acne, aumentata crescita di peli sul corpo e sul viso e (in soggetti predisposti) alopecia androgenetica. Le donne possono sperimentare un approfondimento della voce, irregolarità mestruali, cambiamenti nella struttura della pelle, crescita di peli sul viso, e allargamento del clitoride. Lo Stenbolone è uno steroide con una attività androgena relativamente bassa rispetto alle sue proprietà anabolizzanti, rendendo la comparsa di forti effetti collaterali androgeni relativamente superiori con agenti più androgeni come il Methandrostenolone o il Fluoxymesterone. Si noti che lo Stenbolone non è influenzato dall’enzima 5-alfa-reduttasi, quindi la sua androgenicità relativa non è influenzata dall’uso concomitante di finasteride o dutasteride.
Come ormai chiaro, lo Stenbolone non è un composto metilato in C-17, e non è noto avere effetti epatotossici. La tossicità epatica è improbabile.
Come risaputo, gli AAS possono avere effetti deleteri sul colesterolo sierico. Questo include una tendenza alla riduzione delle concentrazioni di colesterolo HDL (buono) e un aumento delle concentrazioni di colesterolo LDL (cattivo), cosa che comporta uno sbilanciamento dell’equilibrio HDL/LDL che si traduce in un rischio maggiore di sviluppare arteriosclerosi. L’impatto relativo all’assunzione di un AAS nei confronti dei lipidi ematici dipende dalla dose, dalla via di somministrazione (per via orale o iniettabile), dal tipo di steroide (aromatizzabile o non aromatizzabile), e dal livello di resistenza al metabolismo epatico. Lo Stenbolone dovrebbe avere un effetto negativo maggiore sulla gestione epatica del colesterolo rispetto al Testosterone o al Nandrolone a causa della sua natura non aromatizzabile, ma ha comunque un impatto molto più debole rispetto ai composti metilati in c-17. Anabolizzanti / steroidi androgeni possono influenzare negativamente la pressione sanguigna e trigliceridi, ridurre rilassamento endoteliale, e sostenere ipertrofia ventricolare sinistra, tutti potenzialmente aumentando il rischio di malattie cardiovascolari e infarto del miocardio. Gli AAS possono anche influenzare negativamente la pressione del sangue e i livelli dei trigliceridi, riducendo il rilassamento endoteliale, e promuovendo l’ipertrofia ventricolare sinistra, tutti fattori con un potenziale nel aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e infarto del miocardio.
Tutti gli AAS se assunti in dosi sufficienti per promuovere l’aumento della massa muscolare causano una soppressione del Testosterone endogeno. Senza l’intervento con sostanze Testosterone-stimolante, e una adeguata PCT, i livelli di Testosterone dovrebbero tornare alla normalità entro 1-4 mesi dalla cessione del farmaco. Si noti che un ipogonadismo ipogonadotropo prolungato può svilupparsi secondariamente all’abuso di steroidi, cosa che richiede un intervento medico.
Quando prodotto e distribuito come farmaco da prescrizione, veniva venduto in ampolle da 1ml contenenti 25 mg, 50 mg o 100 mg di steroide. Il dosaggio usuale tra gli atleti di sesso maschile si aggira (o meglio, si aggirava) tra i 200-300 mg a settimana, per un periodo di 8-12 settimane. Si noti che a causa della natura a breve durata d’azione dell’estere acetato, il dosaggio settimanale è (era) tipicamente diviso in tre somministrazioni separate.
Il dosaggio usuale tra gli atleti di sesso femminile si aggira tra i 25-100 mg a settimana (iniezione distribuite durante la settimana), per un periodo non superiore alle 4-6 settimane; con queste dosi e protocolli sono stati notati ottimi guadagni muscolari con un minimo di attività virilizzante.
Come già detto, l0 Stenbolone Acetato non viene più prodotto come farmaco da prescrizione da molti anni, e la sua reperibilità nel mercato nero è molto difficile.
Gabriel Bellizzi
Riferimenti:
–William Llewellyn’s ANABOLICS, 9th ed.
- J. Elks (14 November 2014). The Dictionary of Drugs: Chemical Data: Chemical Data, Structures and Bibliographies. Springer. pp. 1–. ISBN 978-1-4757-2085-3.
- Jump up ^ William Llewellyn (2011). Anabolics. Molecular Nutrition Llc. pp. 301–. ISBN 978-0-9828280-1-4.
- Jump up ^ I.K. Morton; Judith M. Hall (6 December 2012). Concise Dictionary of Pharmacological Agents: Properties and Synonyms. Springer Science & Business Media. pp. 261–. ISBN 978-94-011-4439-1.
- ^ Jump up to: a b Index Nominum 2000: International Drug Directory. Taylor & Francis. January 2000. pp. 962–. ISBN 978-3-88763-075-1.
- Jump up ^ Rahnema CD, Crosnoe LE, Kim ED (2015). “Designer steroids – over-the-counter supplements and their androgenic component: review of an increasing problem”. Andrology. 3 (2): 150–5. doi:10.1111/andr.307. PMID 25684733.
- Underground Steroid Handbook II. Daniel Duchaine. HLR Technical Books, Venice CA,29.
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
La BioGenTech è un laboratorio di ricerca che opera direttamente sul campo dapprima della sua fondazione grazie al lavoro del CEO Amedeo Gabriel Bellizzi. Nel 2021, ha visto la luce e ha preso concretezza un idea: fornire informazioni valide e affidabili su una scienza multidisciplinare. Nessun circo delle pulci, ma qualcosa che si può vedere e constatare.
Noi alla BioGenTech, la quale è una realtà collaborativa sebbene diretta da una mente, siamo scienziati puri con un atteggiamento snobistico nei confronti dei soli affari. Riteniamo la sola corsa al denaro una cosa da bottegai, poco stimolante dal punto di vista intellettuale. E la ricerca al servizio del commerciale, quindi resa scientismo, può andare bene solo per chi non e’ dotato di etica o è limitato nella materia.
Quindi il nostro atteggiamento nei confronti di chi e’ impegnato nello scientismo speculativo, e’ essenzialmente di critica e avversione. Il Nostro tradizionale antagonismo fa sì che non subiamo la contaminazione del marketing e, ogniqualvolta si scatena un dibattito su questioni biotecnoiogiche, non manchiamo di porci al di sopra delle parti discutendo dei problemi ai massimi livelli.
Contattaci per informazioni su coaching, anti-aging e TRT/HRT sulle piattaforme Instagram, Telegram, Whatsapp o all’indirizzo mail teamympus86@outlook.it
CEO Amedeo Gabriel Bellizzi [Biochimico, esperto in nutrizione sportiva, coach di BodyBuilding, PEDs consulter, esperto in tecniche Anti-Aging, TRT e HRT, ricercatore e divulgatore scientifico indipendente]
Vedi tutti gli articoli di Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -