DOSI ELEVATE DI TESTOSTERONE ED EFFETTI (POSITIVI E COLLATERALI)
Testosterone Enantato
I giovani che eseguono allenamenti di forza riescono ad aumentare maggiormente la propria massa magra iniettandosi Testosterone Enantato. Più alto è il dosaggio, maggiori sono gli effetti del Testosterone sulla massa muscolare e sulla potenza. I ricercatori americani hanno riferito questo sedici anni fa sul American Journal of Physiology – Endocrinologia e Metabolismo. (1) Gli effetti collaterali di alte dosi di Testosterone non sono eccessivi. Almeno, fino a quando non siete troppo preoccupati per il vostro HDL.
I ricercatori hanno utilizzato il GnRH-agonista Decapeptyl per disattivare la produzione di Testosterone in sessanta uomini sani di età compresa tra i 18 ei 35 anni con precedenti esperienze nel sollevamento pesi. Poi hanno fatto seguire agli uomini presi in esame un ciclo di venti settimane di iniezioni di Testosterone Enantato. Gli uomini hanno ricevuto una dose settimanale di 25, 50, 125, 300 o 600 mg di Testosterone. Una dose di 25 mg è appena sufficiente a mantenere intatto il funzionamento sessuale maschile. La dose massima di Testosterone che gli uomini possono iniettare settimanalmente senza incorrere in problemi medici acuti è di 600 mg, almeno secondo gli studi pubblicati. Non tutti nel mondo degli steroidi sono d’accordo su tale cifra.
Gli uomini hanno tenuto un diario della loro attività sessuale, ma non c’era alcun segno di eventuali effetti. Stranamente, non faceva alcuna differenza se gli uomini si iniettavano 25 o 600 mg. Lo schema seguente mostra le variazioni relative.
Più alta è la dose di Testosterone, tanto meno massa grassa si sviluppava negli uomini dello studio. E più Testosterone veniva iniettato, maggiore era il numero di chilogrammi che potevano spostare con la Leg-Press. Ci si potrebbe chiedere cosa sarebbe successo se gli uomini avessero ricevuto una dose di 1200 mg di Testosterone Enantato.
La massa magra è costituita solo in parte dalla massa muscolare. Ma la massa muscolare è aumentata anche con dosi di Testosterone più alte.
I ricercatori sono più preoccupati per il rapporto tra ormoni anabolizzanti e cancro. Quando si tratta di ormoni androgeni, i ricercatori sono particolarmente preoccupati per gli effetti sulla prostata. Un indicatore della salute della prostata è il Semenogelasi o antigene prostatico specifico (PSA) . Più le concentrazioni di PSA sono alte nel sangue, peggiore è la salute della prostata. Ma gli uomini dello studio che sono stati trattato con iniezioni di Testosterone più elevate non avevano un più alto livello di PSA.
Le dosi più elevate di Testosterone hanno mostrato solo un aumento poco più consistenti, ma nulla per cui gli uomini dovessero essere preoccupati. [L’effetto è più grave negli uomini anziani.]
Un problema è stato l’effetto di dosi più elevate di testosterone sul colesterolo “buono” HDL.
I ricercatori concludono comunque che il Testosterone non è una sicuro al cento per cento. Ed è per questo che essi sostengono lo sviluppo dei SARM nella loro conclusione: “I Modulatori Selettivi dei Recettori degli Androgeni che aumentano preferenzialmente la massa muscolare e la forza, ma interessano solo in minima parte i fattori della prostata e il rischio cardiovascolare, sono preferibili.”
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
La BioGenTech è un laboratorio di ricerca che opera direttamente sul campo dapprima della sua fondazione grazie al lavoro del CEO Amedeo Gabriel Bellizzi. Nel 2021, ha visto la luce e ha preso concretezza un idea: fornire informazioni valide e affidabili su una scienza multidisciplinare. Nessun circo delle pulci, ma qualcosa che si può vedere e constatare.
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