Sebbene il Glicerolo non sia molto diffuso nel mondo del BodyBuilding, anche se corridori e altri atleti di resistenza ne fanno ampio uso per il suo potente effetto idratante e le sue notevoli proprietà osmotiche, attualmente sta facendosi sempre più strada anche tra gli amanti della ghisa che lo utilizzano nel pre-gara e come strumento per potenziare il pompaggio muscolare che si verifica infatti quando le cellule del muscolo accumulano liquidi.
Durante il workout i muscoli producono sostanze metaboliche di scarto che attirano l’acqua nelle cellule, quindi l’assunzione di Glicerolo permette di potenziare ulteriormente il pompaggio muscolare poiché questo attrae i liquidi.
Attirando dunque una maggiore quantità di acqua anche attraverso i vasi sanguigni, il glicerolo contribuisce ad aumentare anche la vasodilatazione e l’attività vascolare.
Nel 2007 l’Università di Glasgow ha svolto uno studio clinico su tre gruppi diversi: il primo gruppo aveva preso per sette giorni Creatina e Glicerolo, il secondo solo Creatina e il terzo solo Glicerolo, sempre per sette giorni.
È stato riscontrato che il gruppo “Creatina e Glicerolo” aveva il 40% dei liquidi corporei in più rispetto al gruppo della Creatina e il 50% in più dei liquidi del gruppo del solo Glicerolo.
Questo ha importanti implicazioni relative all’ipertrofia perché l’aumento del volume delle cellule muscolari fa dilatare di conseguenza anche le membrane cellulari innescando cosi processi di crescita duratura.
Per migliorare il pompaggio muscolare si possono quindi assumere 10-30 ml di Glicerolo assieme a 600ml di acqua circa un ora prima dell’allenamento. Si può usare con successo la medesima tecnica durante la ricarica del pre-gara.
Se si vuole ottenere un effetto sinergico basta aggiungere Creatina all’integratore liquido pre e post allenamento. Per quelli attenti a Kcal e secrezione insulinica, pur avendo circa quattro calorie per grammo il Glicerolo non fa innalzare notevolmente ne la glicemia ne la secrezione di insulina proprio perché deve essere trasformato in glucosio dal fegato.
Anche altri integratori come l’Arginina Alfa Chetoglutarato (AAK) o la Citrulina sono efficaci per tale scopo.
Gabriel Bellizzi
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
La BioGenTech è un laboratorio di ricerca che opera direttamente sul campo dapprima della sua fondazione grazie al lavoro del CEO Amedeo Gabriel Bellizzi. Nel 2021, ha visto la luce e ha preso concretezza un idea: fornire informazioni valide e affidabili su una scienza multidisciplinare. Nessun circo delle pulci, ma qualcosa che si può vedere e constatare.
Noi alla BioGenTech, la quale è una realtà collaborativa sebbene diretta da una mente, siamo scienziati puri con un atteggiamento snobistico nei confronti dei soli affari. Riteniamo la sola corsa al denaro una cosa da bottegai, poco stimolante dal punto di vista intellettuale. E la ricerca al servizio del commerciale, quindi resa scientismo, può andare bene solo per chi non e’ dotato di etica o è limitato nella materia.
Quindi il nostro atteggiamento nei confronti di chi e’ impegnato nello scientismo speculativo, e’ essenzialmente di critica e avversione. Il Nostro tradizionale antagonismo fa sì che non subiamo la contaminazione del marketing e, ogniqualvolta si scatena un dibattito su questioni biotecnoiogiche, non manchiamo di porci al di sopra delle parti discutendo dei problemi ai massimi livelli.
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CEO Amedeo Gabriel Bellizzi [Biochimico, esperto in nutrizione sportiva, coach di BodyBuilding, PEDs consulter, esperto in tecniche Anti-Aging, TRT e HRT, ricercatore e divulgatore scientifico indipendente]
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