DIETA E TESTOSTERONE ENDOGENO

testoendo

Per l’atleta Natural l’aumento del Testosterone non è cosa semplice da ottenere contrariamente a ciò che si possa pensare . L’atleta in questione, bombardato da pubblicità di Testo Booster che il più delle volte si rivelano soltanto una spesa consistente di denaro, si ritrova a leggere pagine e pagine di riviste del settore o a sperimentare tutto e il contrario di tutto senza raggiungere (il più delle volte) una panoramica funzionale della questione, o l’effetto ricercato. E’ anche per questo che ho ritenuto utile scrivere quanto segue.

Studi, per quanto non definitivi, sembrano evidenziare che per mantenere elevata la produzione di Testosterone e meglio ancora la sua frazione libera, bio attiva, è necessario:

•l’introduzione calorica deve essere mantenuta nell’ambito del fabbisogno giornaliero o più bassa. Troppe calorie così come il digiuno interrompono la produzione di questo ormone.
•Le fibre vegetali devono essere ridotte al minimo.
•La quota proteica deve essere modesta (troppe proteine aumentano l’escrezione urinaria del testosterone).
•La quota di carboidrati deve essere elevata.
•La quota dei grassi specialmente dei grassi saturi e del colesterolo deve essere consistente.
•Più della quota proteica o del rapporto proteine/carboidrati è
•il rapporto carboidrati/grassi che influenza maggiormente la produzione e la disponibilità del testosterone.

VALORI NUTRIZIONALI PER ENFATIZZARE LA PRODUZIONE DEL TESTOSTERONE

CALORIE – 20%
FIBRE molto scarse
CARBOIDRATI 55%
PROTEINE 15%
GRASSI 30%

Una dieta che comporti, per esempio, il consumo di uova, datteri, fichi, semi, banane, noci, olive selvatiche.

5 UOVA: CAL 510 PRO 39 GLI 1,8 LIP 36
50 GR DI COCCO: CAL 190 PRO 2 GLI 5 LIP 17
500 GR DI FRUTTA: CAL 960 PRO 10 GLI 210 LIP 2
50 GR DI OLIVE: CAL 98 PRO 0,7 GLI 1,5 LIP 9,5

Per un totale di 1660 calorie di cui il 12% circa proteine, il 52% carboidrati, il 36% grassi.

Una dieta di questo tipo risulta molto funzionale nell’atleta “Natural” per brevi periodi di tempo, in specie quando il soggetto segue una routine regolata da una netta distinzione tra giorni di allenamento e giorni di recupero (vedi ciclo H-PO o allenamenti HIT): l’approccio classico prevede 2-3 giorni con le percentuali nutrizionali sopra citate (giorni di allenamento) seguiti da 4-5 giorni con percentuali macro-caloriche nettamente superiori e incentrate (nelle prime 24h) su carboidrati e proteine per poi passare (per le successive 72-96h) ad una alimentazione fortemente iperproteica, ipo-lipidica e ipo-glucidica (ricca di fibre).

Gabriel Bellizzi


Fonte:


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