Più Testosterone viene somministrato agli uomini, più questi perdono grasso corporeo. Gli endocrinologi canadesi e americani descrivono l’effetto di uno studio nel quale hanno somministrato a cinquanta uomini sani diverse dosi di Testosterone Enantato per venti settimane. (1)
Il Testosterone aumenta la massa magra, e quindi la massa muscolare. Più massa muscolare spesso significa anche meno massa grassa, poiché i muscoli consumano più energia. Gli effetti della terapia con Testosterone sulla composizione corporea sono ben noti. Ma questi effetti sono gli stessi in tutte le parti del corpo? Questa è la domanda alla quale i ricercatori hanno deciso di dare una risposta – soprattutto per quanto riguarda la massa grassa. Per fare questo, hanno somministrato a uomini sani tra i 18-35 anni una iniezione settimanale di 25, 5, 125, 300 o 600 mg di Testosterone Enanato per un periodo di 20 settimane. Hanno anche somministrato agli uomini un GnRH agonista che ha soppresso la produzione di Testosterone endogeno.
Le dosi settimanali di 25 e 50mg di Testosterone Enantato hanno determinato un livello di Testosterone ematico inferiore al normale. La dose di 125 mg ha portato ad un livello più o meno normale, mentre 300 e 600mg hanno portato i soggetti a raggiungere livelli ematici di Testosterone sovra fisiologici.
Maggiore era la dose, maggiore era la massa magra guadagnata dai soggetti. La massa corporea magra, è costituita da fluido, volume ematico, massa ossea e massa muscolare.
Le dosi che hanno portato a bassi livelli ematici di Testosterone hanno comportato un aumento del grasso corporeo. Le dosi sovra fisiologiche hanno invece provocato una riduzione del grasso corporeo.
Un basso livello di Testosterone favorisce il deposito di grasso nell’area addominale. Le dosi sovra fisiologiche impediscono l’accumulo adiposo nell’area addominale, ma riducono la quantità di grasso solo di una piccola percentuale. Ciò vale sia per il grasso sottocutaneo che per il grasso addominale più profondo (grasso viscerale).
Le dosi sovrafisiologiche, tuttavia, riducono la quantità di grasso negli arti. In particolare, il grasso intramuscolare è ridotto.
I ricercatori non hanno esaminato come le dosi elevate di Testosterone riducano la quantità di grasso corporeo. Essi presumono che il Testosterone saboti gli enzimi responsabili dell’accumulo di grasso nelle cellule adipose e che inibisce lo sviluppo di nuove cellule adipose.
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
La BioGenTech è un laboratorio di ricerca che opera direttamente sul campo dapprima della sua fondazione grazie al lavoro del CEO Amedeo Gabriel Bellizzi. Nel 2021, ha visto la luce e ha preso concretezza un idea: fornire informazioni valide e affidabili su una scienza multidisciplinare. Nessun circo delle pulci, ma qualcosa che si può vedere e constatare.
Noi alla BioGenTech, la quale è una realtà collaborativa sebbene diretta da una mente, siamo scienziati puri con un atteggiamento snobistico nei confronti dei soli affari. Riteniamo la sola corsa al denaro una cosa da bottegai, poco stimolante dal punto di vista intellettuale. E la ricerca al servizio del commerciale, quindi resa scientismo, può andare bene solo per chi non e’ dotato di etica o è limitato nella materia.
Quindi il nostro atteggiamento nei confronti di chi e’ impegnato nello scientismo speculativo, e’ essenzialmente di critica e avversione. Il Nostro tradizionale antagonismo fa sì che non subiamo la contaminazione del marketing e, ogniqualvolta si scatena un dibattito su questioni biotecnoiogiche, non manchiamo di porci al di sopra delle parti discutendo dei problemi ai massimi livelli.
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CEO Amedeo Gabriel Bellizzi [Biochimico, esperto in nutrizione sportiva, coach di BodyBuilding, PEDs consulter, esperto in tecniche Anti-Aging, TRT e HRT, ricercatore e divulgatore scientifico indipendente]
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