Formestano (Lentaron)

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Formestano
Il Formestano (nome commerciale Lentaron), noto anche come 4-idrossi-andro-4-eno-3,17-dione, è un inibitore selettivo dell’aromatasi di tipo I, steroideo. (1) Questo agente è strutturalmente un derivato del Androstenedione, differendo da questo ben noto pro-ormone dall’aggiunta di un gruppo 4-idrossile. Questa aggiunta, tuttavia, è responsabile  del legame irreversibile che si crea tra il Formestano e l’enzima aromatasi. Ciò significa che il Formestano si lega con l’enzima aromatasi rendendo quest’ultimo definitivamente inattivo. L’enzima dovrà essere sostituito, attraverso il normale metabolismo, prima che il corpo sia in grado di recuperare la sua piena capacità di sintesi estrogenica tramite l’azione dell’enzima aromatasi. Ciò può richiedere alcuni giorni o più dopo la cessazione della terapia. Data questa modalità d’azione, il Formestano è appunto definito come inibitore dell’aromatasi “suicida”, in quanto il farmaco essenzialmente si “sacrifica” nel processo di blocco della conversione degli androgeni in estrogeni. Come ben sappiamo, questa classe di farmaci, gli inibitori dell’aromatasi,  sono utilizzati (off-label) principalmente dagli atleti di sesso maschile per prevenire gli effetti collaterali estrogenici dati dagli AAS soggetti all’aromatizzazione e, soprattutto per le atlete,  per aumentare la perdita di grasso e la definizione muscolare durante la dieta.
A causa della sua potente azione anti-aromatasi, il Formestano è stato usato clinicamente per curare i pazienti affetti da tumore al seno in diversi paesi, tra cui Inghilterra, Germania, Svizzera, Spagna, Australia, Nuova Zelanda, Italia e Malesia. È stato dimostrato essere un’opzione efficace come seconda linea di difesa dopo il Tamoxifene, un antagonista del recettore degli estrogeni, non avendo potuto provocare una risposta positiva nei pazienti producendo una risposta complessiva statisticamente simile a quella del Tamoxifene quando somministrato come terapia di prima linea. In termini di potenza complessiva, il Formestano non è più forte degli inibitori dell’aromatasi di terza generazione come Arimidex (Anastrozolo) o Femara (Letrozolo). In uno studio, ad esempio, è stato osservato un livello di soppressione dei livelli estrogenici del 79% in seguito alla somministrazione di 1mg di Arimidex al giorno per 4 settimane (pari a livelli noti con l’uso di Femara), ma solo un livello di soppressione del 58% con iniezioni intramuscolari di Formestano (250 Mg ogni due settimane). (2) Ma in confronto ai Modulatori Selettivi del Recettore degli Estrogeni (SERM) come il Nolvadex (Tamoxifene citrato), il Formestano è significativamente più efficace nel controllo estrogenico. 
Studi hanno mostrato una diminuzione delle SHBG fino al 34% in seguito all’uso di Formestano, (3) il che porta ad una maggiore frazione libera degli AAS soggetti al legame con le proteine di trasporto ( vedi, ad esempio, Testosterone e Boldenone).
Lentaron_depot
Il Formestano è stato il primo inibitore selettivo dell’aromatasi ad essere sviluppato come farmaco da prescrizione, e apparve in Europa alla metà degli anni ’90 sotto il nome commerciale di Lentaron Depot. È stato venduto dalla Novartis, che commercializza Lentaron Depot in due dozzine di paesi tra cui Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Hong Kong, Irlanda, Israele, Paesi Bassi, Portogallo, Sudafrica, Spagna, Svizzera, Turchia e Regno Unito. Con la comparsa degli inibitori dell’aromatasi più recenti e più efficaci, il Formestano ha subito perso la sua presenza nel mercato ad un ritmo rapido. La maggior parte dei preparati iniziali di Lentaron Depot hanno subito un interruzione di produzione. Il farmaco rimane tuttavia disponibile oggi, ma solo in un piccolo numero di nazioni (Austria, Brasile, Repubblica Ceca, Hong Kong e Turchia).
Il Formestano viene usato nel trattamento del cancro al seno recettore-positivo dell’estrogeno nelle donne in postmenopausa. Il dosaggio terapeutico consigliato è di 250 mg iniettati intramuscolarmente ogni due settimane. Sebbene non sia una forma medica approvata del farmaco, gli studi hanno dimostrato che un livello di soppressione estrogenica simile a quello raggiunto con somministrazione tramite iniezione intramuscolare può essere raggiunto anche con l’uso orale di Formestano.  A causa della scarsa biodisponibilità, tuttavia, la dose orale necessaria è di circa 250mg al giorno. Quando usato (off-label) per mitigare gli effetti collaterali estrogenici derivati dall’uso di AAS aromatizzabili o per aumentare la definizione muscolare, gli atleti di sesso maschile spesso assumono il farmaco tramite iniezioni intramuscolari da 250mg ogni due settimane o per via orale a 250 mg al giorno. Esistono anche prodotti topici contenenti Formestano venduti nei siti di integratori UK. In questo caso, questi prodotti contengono mediamente 25mg di Formestano per ml,  e i produttori riportano in etichetta modalità di applicazione solitamente di 1ml per 2-3 volte al giorno.
L’emivita del Formestano è indicata essere di circa 4 giorni.
Gli effetti collaterali comuni associati all’uso di un inibitore dell’aromatasi includono vampate di calore, dolore alle articolazioni, debolezza, affaticamento, alterazioni dell’umore, depressione, pressione alta, gonfiore a braccia / gambe e mal di testa. Gli inibitori dell’aromatasi possono anche diminuire la densità minerale ossea, che può portare ad osteoporosi e ad un aumento delle fratture nei pazienti sensibili. Alcuni individui possono anche rispondere al farmaco con effetti collaterali gastrointestinali tra cui nausea e vomito. Gli inibitori dell’aromatasi possono danneggiare lo sviluppo del feto e non devono mai essere assunti durante la gravidanza. Quando assunti dagli uomini (off label) per ridurre i livelli di estrogeni circolanti durante cicli di AAS aromatizzabili prolungati, gli inibitori dell’aromatasi possono aumentare il rischio di malattia cardiovascolare (CVD) inficiando alcune proprietà benefiche degli estrogeni sui valori del colesterolo. Gli studi hanno dimostrato che quando un AAS aromatizzabile come il  Testosterone Enantato viene assunto in combinazione con un inibitore dell’aromatasi, la soppressione dei livelli di colesterolo HDL (buono) diventa significativamente più pronunciata. Poiché i SERM (come il Nolvadex®) non abbassano i livelli circolanti degli estrogeni ma ne impediscono l’attività recettoriale non presentano generalmente lo stesso effetto negativo sui valori di colesterolo.
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Il Formestano non è ampiamente disponibile come farmaco da prescrizione, e di conseguenza non è molto diffuso tra gli atleti. Come detto in precedenza, sono presenti prodotti contenenti Formestano (in forma per somministrazione topica) venduti in siti di integratori UK.
Gabriel Bellizzi
Riferimenti:
1- Pérez Carrión R, Alberola Candel V, Calabresi F, et al. (1994). “Comparison of the selective aromatase inhibitor formestane with tamoxifen as first-line hormonal therapy in postmenopausal women with advanced breast cancer”. Ann. Oncol. 5 Suppl 7: S19–24. PMID 7873457 

12 risposte a "Formestano (Lentaron)"

  1. Buongiorno

    Qual è il tempo di smaltimento nelle urine di lentaron utilizzato per via topica a 200 ml al giorno per soli 7 giorni?

    Grazie

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      1. Grazie per l’attenzione! né approfitto per chiederle come calcolare il tempo di smaltimento totale di una sostanza in base al suo emivita? Solitamente dopo lo smaltimento dal plasma, nelle urine è ancora presente ma per quanto in più? c’è una tempistica di distanza stabilita tra i due canali di smaltimento(plasma e urine)?
        Ringrazio di nuovo per l’attenzione

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      2. Dipende dal composto e dai suoi metaboliti. Comunque, lo scarto è minimale e si esplica solitamente tra le 24-48h.

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  2. Chiarissimo! Quindi con il tempo dell’emivita che da quello che ho capito sarebbe metà dello smaltimento, che prendendo come riferimento il formestane sarebbe 4 giorni il tempo di rilevamento della sostanza sarebbe circa 4 giorni massimo, nonostante sia stata smaltita solo per metà nell’organismo?

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      1. Si…appunto…non era una domanda…con somministrazione orale o topica l’emivita risulta più breve… e la rilevabilità si aggira a circa 92h dopo somministrazione (orale o topica)…

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      1. Chiaro. Leggendo ho letto che l’Emivita di un’assunzione(orale)da etichetta facendo l’esempio del nolvadren è 2 ore , non so se da qui si può intuire se è sempre intorno ai 14 giorni oppure 48 ore .

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      2. Un conto è l’emivita e la vita attiva di un dato composto, un altro è il tempo della sua rilevabilità diretta e indiretta (per via dei metaboliti da esso derivati). Quindi, ipotizzare senza test di confronto con molecole strutturalmente simili è decisamente poco concreto e, in definitiva, del tutto inutile..

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