
La tecnica del Rest-Pause è molto usata dai BodyBuilder agonisti, che abbiano o meno un partner di allenamento, perché aiuta ad incrementare l’intensità del workout, lavorando sul sistema creatinfosfato (CP). Quest’ultimo fornisce alle fibre muscolari l’energia necessaria a compiere potenti sforzi, come sprint o serie esplosive con poche ripetizioni. Sebbe…ne il CP duri poco, viene ripristinato molto velocemente durante i periodi di recupero.
Con la tecnica del Rest-Pause ci si allena brevemente con un peso piuttosto alto, poi si recupera per un brevissimo tempo, si lavora di nuovo, si recupera di nuovo e cosi via.
Il sistema permette sostanzialmente di completare più ripetizioni con un carico più alto rispetto a quello utilizzabile con ripetizioni normali. Queste ultime esauriscono il sistema CP, mentre con la tecnica rest-pause si può lavorare intensamente su un muscolo, riposando prima di arrivare all’esaurimento e sfruttando la capacità del corpo di ripristinare velocemente le riserve di energia.
Non occorrono più di 15-20 secondi di recupero. Con questa nuova energia è possibile ricominciare la serie con maggiore forza ed eseguendo più ripetizioni con un dato carico.
Più forza si scatena e più ripetizioni si completano in un dato periodo, più i muscoli ingrosseranno come reazione di risposta.
Dal momento che i carichi e i periodi di recupero possono variare, è bene scegliere un peso che riesca a portare ad esaurimento dopo 6-7 ripetizioni, con il quale si deve completare solo 3-4.
Inizialmente ci si può sentire in grado di andare avanti, ma è meglio fare una pausa. Recuperare per 15-20 secondi, poi eseguire altre 3-4 ripetizioni. Continuare cosi con questa alternanza tra serie e recuperare quante più volte si riesce, fino a quando non si sarà più in grado di completare tre ripetizioni. Tutto questo è soltanto una serie.
Ogni miniserie, costituisce un segmento che, unito agli atri, forma una singola serie Rest-Pause. Quindi se si eseguono 4 miniserie da 3-4 ripetizioni con la tecnica Rest-Pause, saranno state eseguite 12-16 ripetizioni con un carico che ci porterebbe ad esaurimento dopo 7 .
E’ importante notare che si può sfruttare la tecnica del Rest-Pause a diverse intensità.
Un carico 6-7RM è piuttosto pesante, e magari più avanti nella sezione si potrebbe lavorare con un 10RM, o anche con un 12RM. In questi casi, il numero totale di ripetizioni da eseguire in una miniserie, e il conseguente pompaggio, aumenteranno significativamente.
Se non si ha un partner di allenamento, si dovrà lavorare in totale sicurezza e sfruttare bene il tempo per aumentare l’intensità grazie a questa tecnica.
E’ quindi importante scegliere gli attrezzi adatti per ognuna di esse.
La tecnica del Rest-Pause funziona molto bene quando si lavora con le macchine, sia quelle con i dischi che con le pile di pesi, che all’interno del Rack.
Applicare questa tecnica a strumenti come i manubri o bilancieri non sarebbe una buona idea, perché portare ogni volta il peso in posizione richiede sforzo.
La tecnica Rest-Pause richiede un livello molto alto di intensità e carichi elevati, cosa che può portare, specialmente se si è “Natural”, al superallenamento con le sue problematiche annesse.
Gabriel Bellizzi
Pubblicato da Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -
Negli anni trenta del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite nel campo della nascente endocrinologia. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità grazie al pionieristico lavoro di biochimici Adolf Friedrich Johann Butenandt e Lavoslav Stjepan Ružička, entrambi premi Nobel per la chimica nel 1939 grazie proprio alla pubblicazione dell’articolo “Sulla preparazione artificiale dell’ormone testicolare testosterone (androstene-3-one--17-olio)”.
Il potenziale del Testosterone e dei suoi primi derivati che videro la luce nella seconda metà degli anni trenta del 900, arrivo’ all’orecchio degli sportivi d’élite tanto che nel 1938 vi fu una prima pubblicazione che parlava del potenziale uso del Testosterone nel Bodybuilding.
Grazie agli abbattimenti dei costi di produzione delle molecole di sintesi, resi possibili dal genio della chimica Russell Earl Marker e dalla sua “Marker degradation”, nella seconda metà degli anni quaranta l’uso di AAS si è diffuso nelle squadre olimpiche di molti paesi. Successivamente tocco’ al pubblico amatoriale. E' nel 1976 che vi fu una nuova svolta, cioè la nascita della società di biotecnologie “Genetech” nata dall’incontro tra l’imprenditore Robert Swanson e Herbert Boyer, biochimico dell’Università della California. I due decisero di fondare questa società per lo sfruttamento commerciale delle tecniche del DNA ricombinante messe a punto da Boyer. Insulina e hGH divennero parte del corollario di farmaci utilizzati dai bodybuilder, e l’era dei “Freak” venne inaugurata.
Purtroppo, lo “scandalo DOPING” negli anni 80’, e le successive restrizioni di “facciata” hanno smantellato massivamente quella nicchia di ricercatori che lavoravano a stretto contatto con gli atleti e facevano ricerca sul campo. Essi non sono “estinti” ma sono obliati da una certa narrativa di comodo. Da qui il problema presente: l’atleta è in balia di leggende e metodiche partorite da menti non avvezze alla complessità della farmacologia partendo dalle basi della biochimica.
La BioGenTech è un laboratorio di ricerca che opera direttamente sul campo dapprima della sua fondazione grazie al lavoro del CEO Amedeo Gabriel Bellizzi. Nel 2021, ha visto la luce e ha preso concretezza un idea: fornire informazioni valide e affidabili su una scienza multidisciplinare. Nessun circo delle pulci, ma qualcosa che si può vedere e constatare.
Noi alla BioGenTech, la quale è una realtà collaborativa sebbene diretta da una mente, siamo scienziati puri con un atteggiamento snobistico nei confronti dei soli affari. Riteniamo la sola corsa al denaro una cosa da bottegai, poco stimolante dal punto di vista intellettuale. E la ricerca al servizio del commerciale, quindi resa scientismo, può andare bene solo per chi non e’ dotato di etica o è limitato nella materia.
Quindi il nostro atteggiamento nei confronti di chi e’ impegnato nello scientismo speculativo, e’ essenzialmente di critica e avversione. Il Nostro tradizionale antagonismo fa sì che non subiamo la contaminazione del marketing e, ogniqualvolta si scatena un dibattito su questioni biotecnoiogiche, non manchiamo di porci al di sopra delle parti discutendo dei problemi ai massimi livelli.
Contattaci per informazioni su coaching, anti-aging e TRT/HRT sulle piattaforme Instagram, Telegram, Whatsapp o all’indirizzo mail teamympus86@outlook.it
CEO Amedeo Gabriel Bellizzi [Biochimico, esperto in nutrizione sportiva, coach di BodyBuilding, PEDs consulter, esperto in tecniche Anti-Aging, TRT e HRT, ricercatore e divulgatore scientifico indipendente]
Vedi tutti gli articoli di Gabriel Bellizzi [also known as Ružička, The Biochemist] - CEO BioGenTech -