Introduzione:

Tempo fa, usando come fonte un brevetto del 1955 dell’americana Upjohn, ho trattato brevemente un particolare gruppo di AAS derivati del Nandrolone con un gruppo 2-α-metile.[1] Inizialmente si poteva ipotizzare che dopo la pubblicazione di quel brevetto nessuno avesse preso in considerazione gli analoghi del 2-α-methyl-Nandrolone. Ma, invece, esiste uno studio giapponese dei primi anni ’60 che analizza le caratteristiche di tale modifica nello scheletro carbossilico del Nandrolone.[2]

Dettagli dello studio:

Il prima citato studio è stato pubblicato nel 1964 in un articolo è frutto del lavoro di ricercatori della società farmaceutica giapponese Dainippon Pharmaceutical . Questo articolo descrive, tra le altre cose, una serie di esperimenti sugli animali con l’utilizzo di diversi AAS che sono descritti anche nel brevetto della Upjohn del 1955. I ricercatori nipponici hanno testato i loro AAS su ratti da laboratorio maschi sterilizzati sottoponendoli ad iniezioni per 7 giorni. Successivamente, i ricercatori hanno misurato il peso del muscolo levator ani per stimare (con un grosso margine d’errore) l’effetto anabolico degli ormoni sintetici inoculati. Per avere un’idea degli effetti collaterali androgeni, hanno anche misurato il peso della prostata degli animali (anche qui la stima non gode della migliore attendibilità).

Risultati:

L’effetto anabolico degli analoghi del 2-α-methyl-Nandrolone era inferiore a quello del Testosterone, ma il loro effetto androgeno era molto inferiore (per l’inattendibilità dei dati riporto ai link sopra riportati). Il rapporto tra effetto anabolico-androgeno [Androgeno:Anabolico ratio = valore indice terapeutico] era quindi un fattore 3-5 più favorevole di quello del Testosterone.

Conclusioni e potenziali effetti collaterali:

La struttura di molte delle sostanze di cui sopra ricorda quella del designer steroid Methyldrostanolone (commercializzato per la prima volta nel 2005 con il nome di Superdrol). Ma a differenza del 2-α-methyl-Nandrolone e derivati, Il Methyldrostanolone, la cui formula strutturale si può vedere di seguito, è un AAS con due metilazioni: una in C-2 (come i sopra citati analoghi) e una in C-17. Tale caratteristica lo rende un AAS epatotossico che, se abusato, può causare danni al fegato oltre che, potenzialmente, ai reni. Poi, ovviamente, il Methyldrostanolone, non è un derivato del Nandrolone, ma del DHT.

Methyldrostanolone (2α,17α-Dimethyl-4,5α-dihydrotestosterone)

Nonostante questa significativa differenza, la epatotossicità degli AAS riportati nell’elenco sopra sia di grado lieve/moderato ma comunque presente. Sulla base di ciò che sappiamo sui derivati del Nandrolone metilati in C-17, questi potrebbero essere anche più epatotossici del Methyldrostanolone. Ma, lo ripeto, questo non è potenzialmente correlabile all’effetto a livello epatico del 5827 o 2-α-methyl-Nandrolone. Questo AAS probabilmente non è solo lieve sul fegato, ma può anche avere effetti collaterali androgeni più moderati rispetto al Nandrolone.

2-α-methyl-Nandrolone

Altri effetti collaterali? I ricercatori hanno anche determinato l’effetto estrogenico e progestinico dei loro AAS. Non era rilevante. Ciò è conforme al contenuto del brevetto della Upjohn.

Ma è disponibile sul mercato “nero” o “grigio”? A quanto ne so no, e anche se lo fosse non è un AAS dal grande potenziale capace di essere concorrenziale con altre molecole con una miotroficità molto più elevata e già presenti sul mercato da decenni.

Gabriel Bellizzi

Riferimenti:

1- https://www.freepatentsonline.com/2989549.pdf

2- https://doi.org/10.1254/jjp.14.138

Una risposta a "2-α-methyl-Nandrolone: un derivato metilato(semisconosciuto) del “grande D”"

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